L’anno scorso fu spostato di un mese per il meteo, quest’anno addirittura di due mesi e mezzo causa COVID-19. Però alla fine è stato un successo, di presenze e di tonni….
• Luciano Pau
16 e 17, i giorni di maggio in cui originariamente si doveva svolgere la gara. 1 e 2, quelli di agosto in cui si è alla fine svolta, visto il posticipo obbligato dettato dalla normativa sul COVID-19, 34 gli equipaggi iscritti, oltre 30 i combattimenti portati regolarmente a termine ed andati a classifica, ma con i tonni regolarmente rilasciati vivi e vegeti perchè si tratta di una gara di Catch&Release. Insomma, se si è amanti della cabala c’è qualche numero da giocare… Ma al di la’ dei vincitori reali, quelli che hanno sudato (e non solo per la fatica vista l’afa pazzesca presente sul campo gara) alle prese con gli strike, i veri vincitori sono stati gli organizzatori del BIG GAME CITTA’ di ROMA 2020, ossia Andrea Riccobello e Fabio Salvucci che, supportati dalla S.S. Lazio Pesca e da Pelagic Team Roma, hanno portato avanti nonostante le mille e forse più difficoltà un evento giovane, ma già ben inserito nel contesto garistico del Lazio ed in particolare di Roma, visto che si svolge in parte all’interno del Porto di Roma ed in parte nel tratto di mare antistante le acque di Ostia e Fiumicino. Ebbene si, le difficoltà sono state tante sin dall’inizio. Sin da quando l’evento, programmato per il weekend del 16 e 17 maggio scorso, è dovuto essere spostato visto che il via libera al ritorno alla navigazione era stato dato solo qualche giorno prima e di come si sarebbe potuto operare ed organizzare invece si sapeva molto poco. Tanti dubbi e pochissime certezze. Invece di annullarlo si è provato a spostarlo di data.
Considerando che da fine maggio a fine luglio i tonni sono solitamente in frega (in amore), si è palesata la prima data utile, ossia l’1 ed il 2 agosto. Date impegnative, per il caldo, per il rischio che i tonni non fossero ancora interessati alle esche, per una normativa sul COVID-19 che ancora oggi lascia alla responsabilità degli organizzatori tutto quanto accade o può accadere in materia di contagi. Giusto, per carità, ma lasciar fare un evento e poi dire “si, però se accade qualche cosa è solo colpa tua…”, oppure “vi tengo sotto stretto controllo e se sbagliate, pagate…” non è proprio un modo per creare un clima disteso e sereno per chi si deve assumere queste responsabilità. Alla fine la voglia di metterlo in campo però, la voglia di dare a Roma e forse al Lazio almeno un evento di tale genere in questo maledetto 2020 ha prevalso e così, pur facendo gli scongiuri, pur non dormendo di notte pensando a quanto potesse accadere e come non farlo accadere, si è arrivati al fatidico giorno 1 agosto. Non un sabato come gli altri, ma il sabato che sanciva finalmente il “via libera all’evento”. Da quel momento in poi si mettevano da parte i pensieri e le preoccupazioni. Cartelli di allarme per il distanziamento sociale pronti ed esposti al briefing, mascherine obbligatorie e chi non ce l’aveva con se’ fornita dall’organizzazione, disinfettante per le mani obbligatorio e soprattutto distanziamento sociale, sia tra i partecipanti, sia durante il briefing dedicato al regolamento con particolare attenzione all’art. 23, quello sul COVID appunto. Il numero di equipaggi che ha aderito è stato altissimo rispetto alle previsioni, ma soprattutto il massimo del consentito. 34 equipaggi, di cui una parte adibita anche a “supporto di sicurezza”, con le iscrizioni aperte e chiuse in un giorno solo.
Alcuni arrivavano dalla Toscana, come il Crimi Fishing Team sul suo Joker 650 Barracuda, altri addirittura dalla provincia di Padova, come l’equipaggio ufficiale NORMIC con a capo Michele Nodari. Tanta era la voglia di fare questa prima gara della stagione…. 34 equipaggi carichi, preparati che nei mesi post-lockdown si sono allenati, favoriti anche da una massiccia presenza di tonni rispetto alle aspettative iniziali. Quest’anno le coste tirreniche in particolare hanno abbondato di tonni rossi. Ma veniamo alla gara. Temperatura esterna alle 5,30 del mattino già pari a 27° con un tasso di umidità dell’80%. Basta poco per capire la difficoltà di gareggiare e di stare in barca, fermi (perchè è una gara di drifting), per ben sette ore. Il mare è calmo e, sul campo gara tracciato a poche miglia dal Porto di Roma, ha una colorazione ben diversa da quella che siamo soliti vedere passeggiando sul bagnasciuga. Ritrovo in mare al punto denominato “R” alle 7, e bandiera a scacchi alle ore 7,32 per la precisione, con le barche a dare gas per raggiungere velocemente gli hot spot scelti a priori, a terra, con il resto dell’equipaggio in base alle proprie esperienze, strategie ed anche credenze. Chi sceglie una batimetrica chi l’altra, chi sceglie il versante Nord e chi Sud. Il campo gara è grande ma non enorme visto che le barche non sono tantissime, e per me che sono a bordo di una barca giuria è abbastanza rapido raggiungere gli strike, pur perdendone qualcuno per impossibilità fisiologica e di ubiquità, di essere presente su due o tre in contemporanea. Neppure il tempo di ricevere da tutti le coordinate di ormeggio che già parte il primo strike, dichiarato alle 7,57. Lo lancia via radio con un filo di emozione il team Bagnafili. Arriviamo sul punto e troviamo Roberto Fagiolini in combattimento. Su è giù a pompare ed a lavorare di mulinello ed il primo tonno va a classifica, è un colore verde (la misurazione si fa con asta di diversi colori per stabilirne la presunta dimensione che equivale a punteggio). Neppure il tempo di completare questo strike che alle 8.07 la radio lancia un altro messaggio. E’ l’equipaggio Marlin Pesca che dichiara lo strike, pochi minuti ancora (8,10) lo lancia Blue Shark, alle 8.15 il Team Tsunami, alle 8.36 nuovamente il Team Bagnafili per un secondo strike. E così via…. la giornata è partita alla grande… I combattimenti si susseguono praticamente ininterrotti.
Alcuni lunghi per le dimensioni dei pesci che non sanno che saranno rilasciati e combattono, altri più brevi. Vanno a classifica 15 equipaggi su 34, una gran bella media. L’ultimo strike viene dichiarato alle 13.36 da Nassau e si conclude con un extra time alle 15. Si rientra e ci si rinfresca. Chi con un bagno in mare prima di solcare l’ingresso del porto, chi direttamente con il rinfresco offerto a terra dall’organizzazione presso il Ristorante Capitan Libeccio, una delle poche strutture all’interno del Porto di Roma in grado di ospitare, con rispetto della normativa del DPCM in vigore, almeno 150 persone. Una bibita fresca, un apericena in attesa che la giuria verifichi le SD card consegnate dagli equipaggi che hanno fatto strike e poi della conseguente classifica. In palio un buon numero di premi messi in palio dalle aziende che non hanno voluto mancare, anche se alcune di loro all’ultimo hanno fatto marcia indietro giustificando il tutto con i problemi di mercato, tra cui quelli messi in palio da Humminbird (un Solix 10”), una cintura Normic customizzata, canne da pesca Trabucco, Tubertini, Colmic, mulinelli Everol, premi messi in palio da PescaPlanet, Nomura, BKK, EVO, TrackLine e da tutti, o quasi gli sponsor in locandina. Oltre a questo, l’organizzazione ha voluto riconoscere ai primi tre un “rimborso spese” in denaro. Duemila euro al primo, 1500 al secondo e 1000 al terzo. Alla fine sul podio sono andati: al terzo posto il Team Nassau con 2.900 punti, al secondo posto Letale Team (campioni uscenti) con 3.000 punti ed al primo posto il team Bagnafili con 3.000 punti, a pari merito di Letale Team ma con una differenza a suo favore negli orari di cattura. Ultimi scambi di saluti, ringraziamenti e poi via, tutti a casa a godersi al fresco gli ultimi scampoli di una domenica calda, caldissima, e vissuta intensamente tutti insieme.
Sponsor dell’evento: TODIS, HUMMINBIRD e MINN KOTA, PESCA PLANET, NORMIC, HONDA MARINE, COLMIC, TUBERTINI, EVEROL, NOMURA, EVO, ELETROWAVE, LINEAEFFE, SVNAUTICA, JATSUI, TRABUCCO, PAOLO SCIASCIA CUSTOM RODS, TUNA PROJECT, BKK, TRACK LINE, JAGUAR, MARLYN PESCA, GRILLOX, BORDER LINE, Porto Turistico di Roma, Ristorante Capitan Libeccio, BOOM BAR, LEONI RANDOLFO, AQUAMAP, PROGETTO LAGUNA PULITA ed ovviamente noi, di Fishing Boat Magazine.