Sono trascorsi 30 giorni dalla partenza da Genova del Raid Mediterraneo 2021. Gli equipaggi del Club del Gommone di Milano sono ora al giro di boa con il Nuova Jolly 650 XL, spinto da un Suzuki DF140BG
• Redazione
La prima parte del raid è stata completata, ed ora è il momento di ripartire da Kastellorizo per iniziare la marcia di rientro. La località greca, scelta trent’anni fa da Gabriele Salvatores per il film Mediterraneo è stata l’obiettivo del Club del Gommone di Milano, per questo raid. Su di un Nuova Jolly 650XL e con un Suzuki DF140BG, gli equipaggi si sono alternati nelle 22 tappe, anche di 100 miglia al giorno. Oltre 2050 miglia percorse con le più svariate condizioni meteo-marine. A far da garante agli equipaggi, per affidabilità e potenza, il potente Suzuki DF140BG montato a poppa del gommone Nuova Jolly Riptide. Un motore potente, con tecnologia drive by wire, che fa registrare consumi contenuti, dato molto importante in un raid del genere. Un 2 litri quadricilindrico che ha esordito quest’anno al Salone di Genova insieme al fratellino DF115BG. Un mix di tecnologia aeronautica/navale/automobilistica che rende più facile il pilotaggio di qualsiasi unità da diporto, garantisce longevità e bassi consumi. Ora comincia il viaggio di ritorno, che porterà gli equipaggi dalla Grecia a Genova per la conclusione del raid.
Il Presidente del Club del Gommone di Milano, Virginio Gandini ha detto: “Quando qualche anno fa, fra gli altri raid a staffetta, avevamo programmato la “missione” di Kastellorizo, il dubbio principale era se il Meltemi ci avesse permesso di rispettare le tempistiche dovute ai cambi equipaggi, prenotazioni, voli, hotel, treni e impegni lavorativi e familiari dei singoli partecipanti. Non mi sfiorava neppure il pensiero che forse, sua maestà il Mel, sarebbe stato il problema minore.
Ci si è messa di mezzo la seconda ondata Covid, costringendo tutti gli equipaggi a sottoporsi a tamponi, test, documentazioni varie, soprattutto per le tappe in Grecia. E non sempre le indicazioni delle ambasciate sono state esaustive. Per non parlare della chiusura a tempo indeterminato del Canale di Corinto che ci ha costretto a circumnavigare, ancora una volta, il Peloponneso sia all’andata sia al ritorno portando le 3.100 miglia programmate a oltre 3.800. E se a tutto questo aggiungiamo la penuria dei componenti elettronici e meccanici che ha caratterizzato il 2020/2021, devo dire che Suzuki, Nuova Jolly, Navico Simrad e SHD-elettronica hanno fatto miracoli per metterci in condizione di rispettare la data di partenza.”
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