Finalmente una buona notizia: via il dazio del 25% sui beni importati in Europa dagli U.S.A. Una svolta che sancirà anche il ritorno dei prodotti americani in Italia, tra cui di molti fishingboat!
• Redazione
Forse molti lo sapranno già, forse non tutti, oppure forse a qualcuno la notizia è sfuggita. Durante il recentissimo G20 tenutosi a Roma a fine ottobre, c’è stato un “parziale” passo indietro degli Stati Uniti nei confronti dei dazi fissati tre anni fa da Donald Trump sulle importazioni, dall’UE, di acciaio ed alluminio. E’ stato in pratica abbattuto il penalizzante dazio del 25% e del 10% (perlomeno su un tot di quantitativi importati) che, di conseguenza, fece scaturire a suo tempo una rivalsa da parte di molti Paesi europei (tra cui anche dell’Italia), nei confronti di tutti i prodotti USA in ingresso. A loro volta vennero infatti applicati dazi del 25% sulle importazioni da oltre Oceano.
Nello specifico settore dei fishingboat, ad esempio, a seguito di questa decisione era diventato quasi impossibile vendere un’imbarcazione americana, nuova od usata. Il prezzo era salito alle stelle proprio in virtù di questo 25% di maggiorazione cui si aggiungeva ulteriormente l’IVA. Un esempio? Uno scafo sul mercato ad € 120.000 + I.V.A., post delibera sarebbe costato € 150.000 + I.V.A., quindi non solo i 30.000 euro in più, ma anche l’IVA sui 30.000!
Ora finalmente sembra con effetto immediato si torni alla normalità, e ciò ovviamente riapre nuovi scenari.
Una “ricucitura” come qualcuno l’ha chiamata, che però pone fine ad un conflitto durato per poco, ma forse per troppo tempo. Un clima più disteso quindi, in cui Joe Biden, Presidente USA, ha dichiarato che: “Con questo accordo si apre una nuova era per la cooperazione transatlantica”. L’accordo prevede sin da subito una liberalizzazione esente da “limiti sui quantitativi” delle importazioni da UE di acciaio ed alluminio per ben due anni, poi ci saranno delle quote da non superare per rimanere esenti.
Dopo questa decisione quindi, finalmente, si potrà tornare a pensare alle barche da sogno prodotte in USA e c’è già chi, dopo la notizia, ha alzato il telefono e, dopo aver avuto conferme in merito, ha reso reale il suo sogno, sottoscrivendo un ordine di acquisto…
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