Quinta edizione conclusasi alla grande per il Raymarine Fishing Tournament, un evento voluto da Raymarine Italia per essere sempre vicini al mondo della pesca e reso possibile grazie alla collaborazione di ElectroWave Fishing Reel Time…
• Luciano Pau
Produrre apparati dedicati ad un settore, come nel caso della pesca, richiede una confrontazione continua o comunque assidua con i destinatari dei propri prodotti. Sono loro che li usano, sono loro che ne apprezzano le caratteristiche messe in campo dai produttori, ma sono anche loro che possono intravedere possibilità di miglioramento, attraverso necessità non ancora soddisfatte. Raymarine Italia ormai da cinque anni ha deciso di scendere in campo direttamente con un evento nel Lazio, e più precisamente a Roma nel porto turistico di Ostia, con un evento tutto suo: il Raymarine Fishing Tournament. Non uno ‘sponsor’ dunque, ma proprio il deus ex machina dell’evento. Che poi per realizzarlo nel migliore dei modi Raymarine si sia affidato ancora una volta all’esperienza, sia tecnica che organizzativa, di personaggi quali Marco Scippa, titolare della ElectroWave nonché presidente dell’ASD ElectroWave Fishing Reel Time, di Andrea Riccobello, ‘uomo Raymarine da quest’anno’ che, oltre ad essere un garista di alto profilo è anche un organizzatore di eventi Luciano Anelli e Andra Setti, bè è stata sicuramente la scelta più opportuna.
L’evento, già rodato nelle precedenti edizioni, quest’anno si è finalmente potuto ripetere senza mascherine e soprattutto con tanta passione e risultati nel weekend del 18 e 19 giugno. Oltre 30 le imbarcazioni regolarmente iscritte per questa gara imperniata sul light drifting. Una gara in cui si praticava la pesca ancorati, insidiando principalmente maccarelli e lanzardi, ma con la possibilità di catturare anche altre specie consentite ma, in questo caso, con l’obbligo di rilasciarle vive e vegete dopo aver realizzato un video che ne attestasse cattura e rilascio ai fini della classifica finale. Il light drifting è una specialità divertente. Trovato il punto giusto, anche grazie alla sempre più sofisticata elettronica installata a bordo che consente di disegnare sui monitor esattamente la morfologia dei fondali, e identificate le ‘marcature’ dei pesci, non c’è tempo di calare le lenze che subito si avverte l’allamata di una delle prede ed inizia il “gioco” del recupero con il mulinello. Per questo motivo, e per non far diventare una giornata di pesca una inutile mattanza, si è posto il limite delle 30 catture possibili ad imbarcazione. Alla fine le prede hanno risposto, ed anche bene. Non solo sgombri (altro nome del maccarello) di piccola e media taglia, ma anche taglie importanti, che hanno fatto divertire pure i più piccoli, come alcuni ‘pescatori esordienti’ che si sono cimentati per la prima volta in una competizione.
Tutto però era iniziato sabato, con il tradizionale briefing e con un’interessantissima conferenza a tema “La civiltà della plastica” tenuta dal biologo Enzo Salzano. Un modo per ricordare a tutti che per lasciare alle generazioni future la bellezza di alcuni luoghi o la possibilità di salvaguardare l’ambiente ed i suoi abitanti, occorre prestare molta attenzione ai nostri comportamenti, alle nostre abitudini, ormai spesso esondanti di uso di plastiche che continuano a crescere in maniera spaventosa e tali da non essere più smaltibili in modo naturale. E chi va per mare, chi ama il mare, chi pesca in mare, deve essere sensibilizzato ad una tutela globale di ciò che ci circonda, senza la quale, tutto ciò, anche una normalissima gara di pesca, non sarà altrimenti più possibile. A seguire un piacevolissimo rinfresco offerto da Ristorante Poseidone e Sailing. Il clou dell’evento però è stato domenica 19 giugno. Tutti in barca alle ore 7, già dotati di esche, perlopiù sarde, con le montature spesso preparate la sera prima, e via, fuori dal porto di Ostia per il ritrovo nel punto prestaibilito. Alle ore 8 partenza e via, le oltre 30 imbarcazioni hanno dato sfogo ai motori, chi più potenti e chi meno, alla ricerca del punto migliore, spesso già conosciuto ed in alcuni casi provato nei giorni precedenti la gara quando ancora non si conoscevano le coordinate del campo. Quattro ore secche di sana competizione e poi alle 12 fine gara. Rientro in porto e pesa del pescato.
Tutti con gli occhi sulla bilancia per scommettere a quanto ammontasse il proprio pescato, ma anche per stimare ‘ad occhio’ quello degli altri, per cominciare ad immaginare se si sarebbe potuto o meno competere per il podio. In attesa della classifica definitiva un piacevolissimo ristoro con finger food, varie portate, panini e tanto bere fresco, messi a disposizione da TODIS, Ristorante Poseidone, Iltaporketta e Sailing poi, tutti sotto il van Raymarine, attrezzatissimo come ‘esposizione viaggiante’ di tutte le ultime novità e non solo, dell’Azienda leader nell’elettronica, qui rappresentata direttamente da Francesca Peverino (Marketing & Communication Manager Raymarine Italia), da Mirko Pecchia e da Emiliano Gabrielli, ambassador Raymarine. E via con le premiazioni, rese possibili dai tanti partner che si sono prodigati a mettere in palio premi di ogni genere. Tra questi, oltre ovviamente a Raymarine ‘patron’ dell’evento, anche Honda Marine, che ha messo in palio un tender Honwave T25 ed un motore BF2.3, o Navionics con la sua cartografia, Normic e le sue canne, Everol ed i suoi mulinelli e poi ancora Marlin Pesca, Pesca Planet, Dimensione Mare, GIBI. Trabucco, Track Line, Sardamatic, SH Litium, Tubertini, RAsiXFishing, Nautica più, Nauticolor, Ellevi, Bluefish, Buffetti e tanti altri ancora…
Sul gradino più alto del podio è salito l’equipaggio Nassau, capitanato da Mario Rosmarino con 14.140 punti. A questo equipaggio sono andati svariati premi oltre a trofeo e medaglie, tra cui il Raymarine AXIOM PRO da 12” Rvx, il motore Honda BF 2.3, cartografia Navionics, un buono sconto del valore di € 300 messo in palio da SH Litium fili ed accessori. Secondo classificato, con 13.860 punti, l’equipaggio Magnafoco capitanato da Simone Primerano. A questo equipaggio è andato un apparato Raymarine Axiom+ 9 RV, il tender Honda Marine Honwave T25, canne da pesca, mulinelli e le immancabili coppa e medaglie. Terzo posto per l’equipaggio Pequeno nieto, capitanato da Dario Rossi con 13.220 punti. Anche a loro, oltre a coppa e medaglie, uno strumento Raymarine, un Axiom+ 7 RV, cartografia Navionics, canne, mulinelli e pasture varie…
A seguire poi tutti gli altri, come da classifica che alleghiamo. Premiati, da sottolineare, fino al 10° posto in classifica…
Ovviamente noi di Fishingboatmagazine c’eravamo… E tutto quanto raccontato lo abbiamo effettivamente vissuto in diretta!
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Luciano Pau
Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.