Questa volta “il Matto” ci stupisce proponendoci non una tipologia di montatura come di solito, bensì un modo economico per costruirsi in casa un’ancora galleggiante, o per rimediare in mare ad una “dimenticanza”….
• Mattia Giovannini
Tutti sapete quanto sia importante avere a bordo un’ancora galleggiante. Può servire per compensare la corrente forte senza usare l’ancora primaria, per rallentare la velocità della barca quando anche al minimo va troppo veloce e si sta trainando con il vivo, ma anche per stabilizzare la barca e rallentare lo scarroccio quando si è a drifting. Oppure anche per pescare in verticale senza ancorarsi. Ora, direte voi, serviva un articolo sull’ancora galleggiante?
Se parliamo dell’ancora galleggiante tradizionale ovviamente no, esistono vari tutorial sul suo semplice uso, e poi basta recarsi in un negozio di nautica fornito, pagare il dovuto ed è tutto fatto.
Ma se invece volessimo risparmiare, considerando che l’ancora galleggiante ha svariati costi in base alle misure, oppure ancora meglio, se dovessimo sopperire alla “dimenticanza” a casa della nostra ancora galleggiante e ce ne accorgessimo quando già siamo in navigazione?
Beh, in questo caso o si decide di tornare a terra oppure, il Matto ci suggerisce una soluzione molto ma molto economica ma anche molto resistente….
“Ciao a tutti. Ho scoperto questo tipo di ‘ancora di fortuna’ proprio per caso. Ho aperto un cassetto a casa, ho ritrovato una vecchia borsa della spesa che si può facilmente rimediare in alternativa in qualsiasi supermercato a prezzi bassissimi, meno di un euro a seconda del punto vendita, e mi si è accesa la lampadina…. E se invece che tenerla nel cassetto provassi a darle una funzione diversa? Una funzione importante, che potesse sopperire ad una dimenticanza, oppure semplicemente rimediare ad una necessità senza spendere soldi per una vera e propria ancora galleggiante?
Detto fatto mi sono messo all’opera. Mi sono innanzitutto assicurato che la borsa che ho trovato fosse integra, che non presentasse fori o tagli che potessero limitarne l’uso, mi sono procurato una cimetta robusta di nylon ed ho agito così:
- Innanzitutto ho legato con la cimetta tra di loro le due maniglie, praticando per sicurezza un doppio, ma anche un triplo nodo. Poi l’estremità che è rimasta libera l’ho fissata ad una bitta della barca.
- A questo punto non è rimasto che la prova in mare. L’ho buttata senza troppe remore e si è subito riempita d’acqua, cominciando a svolgere degnamente il suo lavoro.
- Tra l’altro, se dovessero servire, se ne possono impiegare contemporaneamente anche più di una, così da ottenere il rallentamento che si vuole. Ed il tutto con costi, come detto, veramente bassi e riciclando delle buste che altrimenti, forse, rimarrebbero in un cassetto.
- Facile no?
- E vi posso garantire che è anche molto resistente! Io ho una bella barca pesante, e fino ad ora non ho ancora avuto necessità di cambiare quelle che ho preparato!
Unica accortezza… qualora dovesse sganciarsi perché non l’avete fissata bene, o dovesse rompersi per qualche malaugurata ragione, bè, recuperatela… Il nostro mare è già fin troppo inquinato, tenerlo pulito, in fondo, richiede veramente poca attenzione…Alla prossima….”
#traina #trainacolvivo #apescacolmatto #ancora #ancoragalleggiante #sabiki #tataki #oppai #pescadallabarca #tonni #esche #tecnichediancoraggio
Mattia Giovannini
Mattia Giovannini, meglio conosciuto come “A pesca col matto”.
Romagnolo appassionato di pesca si trasferisce in Sardegna precisamente a Santa Teresa all’età di 18 anni ed è qui che trasforma la sua grande passione in un lavoro creando uno dei charter di pesca più conosciuto in Italia. Con base nello splendido Porto di Santa Teresa Gallura, porta la sua clientela nelle zone che spaziano dall’area protetta dell’Arcipelago della Maddalena, all’area protetta della Corsica, disponendo di due dei 300 permessi rilasciati dalla Corsica.
E’ specializzato in svariate tipologie di tecniche di pesca che vanno dal bolentino leggero, alla traina col vivo, e al drifting al tonno, fino alle tecniche verticali quali: tataki, sabiki e slowpitch.
Per ulteriori contatti: https://www.facebook.com/mattia.giovannini.54