Continuiamo la carrellata degli Humminbird Fishing Team sbarcando nel Lazio, e più precisamente a nord della Capitale, a Santa Marinella, dove l’angler di turno, Tito Baiocchi vive dopo essere nato a Roma. Anche per lui una passione nata sin da piccolo, che non solo perdura nel tempo ma anzi… aumenta di giorno in giorno!
• Redazione
D – Ciao Tito, come nasce la tua passione per la pesca?
R – La mia passione per la pesca nasce da piccolo, quando mio padre con gli amici mi portavano a pesca di tonni, quelli veri, da 250 Kg! Da quel momento in poi è stato un crescendo di esperienze vissute per mare. Il mare mi ha cresciuto e forgiato l’anima… La pesca è stata una logica conseguenza a questo grande amore. Nel 2016, insieme a Lazzarino G. e Parisella S. abbiamo fondato Lunatica Fishing Team;
D – Qual’è la tua specialità di pesca preferita?
R – Cerco sempre di seguire le stagioni per ottimizzare le pescate e per renderle più proficue. Ad ogni modo le mie specialità preferite sono: il drifting al tonno e la traina con il vivo. Il drifting al tonno lo pratico prevalentemente da aprile a settembre. Nei restanti periodi mi dedico con costanza alla traina con il vivo ed alla ricerca di calamari. Sporadicamente nei mesi di giugno e luglio pratico anche la traina d’altura alla ricerca di alalunghe, di lampughe, di aguglie imperiali;
D – Quanto tempo riesci a dedicare alla pesca?
R – Quando il meteo è clemente e quando i vari impegni familiari me lo consentono tendo sempre ad organizzare più giorni consecutivi di pesca. In totale, comunque, in un mese 10/13 giorni li trascorro in mare;
D – Sei testimonial Humminbird, perchè hai scelto questo brand?
R – Sono felice ed onorato di far parte di questa bellissima famiglia composta da grandissimi professionisti. Ho scelto Humminbird perché reputo gli Eco/Gps i più versatili e dinamici per il tipo di pesca che pratico. La possibilità di avere la doppia sonda (50/200 e 83/200) da poter cambiare in 10 secondi, mi da’ la possibilità di sfruttare al 100% tutte le frequenze supportate dallo strumento. Avendo in ogni situazione il target ben nitido e raffigurato;
D – Che apparato/i utilizzi?
R – Sul mio battello monto un Helix 10 Mega Di+ e sto installando anche un Helix 7 da utilizzare prevalentemente come GPS. Ho due sonde installate a poppa: la 50/200 la utilizzo prevalentemente nella pesca al tonno in quanto la bassa frequenza ha un cono di lettura molto ampio che mi consente di marcare il pesce anche quando non si avvicina alla verticale della barca. La sonda originale (la 80/200) invece, con tecnologia Dual Spectrum, la uso prevalentemente nella traina con il vivo riuscendo a separare i target nella maniera più nitida possibile;
D – Quale pensi siano i punto di forza del tuo/tuoi apparati per il tipo di pesca che pratichi?
R – I punti di forza dei miei strumenti, come già descritto in precedenza, sono molteplici. In primis metto la possibilità di intercambiare sia la sonda che le frequenze in pochissimi secondi in base alla tecnica di pesca che voglio praticare. Avendo in questo modo frequenze dedicate alla profondità di pesca in relazione alla fascia d’acqua che più mi interessa. La funzione Auto Chart Live associata al precisissimo Gps mi consente di fare passaggi estremamente precisi quando pratico la traina con il vivo. Inoltre ho una funzione che visivamente mi consente di capire subito la durezza del fondale avendo così l’immediata percezione di capire se sono posizionato sopra un banco di sabbia, di posidonia o di roccia;
D – Infine quanto reputi importante oggigiorno l’impiego di un apparato multifunzione o di un ecoscandaglio nel tuo tipo di pesca, e perchè…?
R – Con il passare degli anni lo sviluppo tecnologico ha avuto una forte accelerazione in ambito digitale. Un tempo andavamo a pesca prendendo le mire a terra e contando ‘a braccia’ i metri di fondale. Oggi fortunatamente possiamo avvalerci dei più sofistica aiuti digitali sviluppati appositamente per la nostra passione: la pesca.
Gli Eco/Gps in produzione oggi sono il più valido aiuto che un pescatore possa avere a bordo. Infatti tali strumenti ad oggi possono elaborare e rappresentare graficamente dati che riguardano la conformazione del fondale in relazione alla posizione della barca, la profondità di stazionamento del pesce e la taglia oltre a tutti i dati accessori, come la temperatura dell’acqua, le coordinate, le fasi lunari, le maree, la velocità, etc, etc.