Una delle prede più ambite, per la sua bellezza, la sua tenacia e la sua furbizia. Vediamo insieme come impostare una giornata proficua per la cattura di un Dentice.
• Gianluca Zambernardi
La scelta dell’esca
Quest’operazione è molto importante perché può fare la differenza sull’esito della nostra giornata di traina.
Le esche impiegabili sono molteplici, andiamo a fare un elenco partendo dalle migliori fino alle meno appetibili:
1 – Calamaro
2 – Seppia
3 – Menola
4 – Sgombro
5 – Sugarello
Il Calamaro
Perché il calamaro è un’esca talmente appetibile e adorata dal nostro amico Dentice che se riusciamo a farglielo passare davanti agli occhi per lui diventa irrinunciabile da attaccare. I motivi principali sono legati al fatto che si tratta di un’esca priva di osso, a differenza della seppia, oppure del Sugarello, che è un pò spinoso;
La Seppia
E’ un’esca anche questa molto apprezzata, però abbiamo visto che nel caso di scarsa attività dei nostri predatori a volte non è d’interesse al punto da scatenare l’attacco del nostro predatore;
La Menola
La Menola è un’esca alternativa e molto efficace in caso di grossa presenza di Tanute. Queste ci distruggerebbero in brevissimo tempo le nostre esche (Calamari e Seppie);
Lo Sgombro
Anche questa è un’esca discreta, senza tante spine e abbastanza morbida come polpa, da usare in alternativa quando sono poco reperibili le esche tipo Calamari e Seppie;
Il Sugarello
Esca sempre abbastanza valida però un pò più dura come polpa ed abbastanza spinoso sull’estremità. Per questo motivo è stata messa all’ultimo posto della lista;
Gli Spot di pesca
Di solito gli spot migliori sono:
– le secche, oppure le cigliate che vanno dai 25 ai 70-80 metri nei periodi più freddi;
– i sottocosta delle isole con fondale ciottoloso o con scogli isolati;
– i fondi sconnessi con sprofondi e sconnessi alternati da Posidonia e Scogli, con spiazzi di sabbia dove possono nascondersi le esche per il nostro predatore;
Profondità e Stagioni
Di solito durante il periodo che va da aprile a tutto dicembre, ma a volte anche a gennaio, i pesci si possono trovare più’ facilmente nelle profondità’ comprese tra i 25 ed i 40/50 metri. I pesci si spostano in base al pesce foraggio che trovano.
Il periodo che va da fine Dicembre ai primi di Aprile si possono trovare tra i 50 e gli 80-90 metri, perché a quelle profondità trovano l’acqua ad una temperatura più’ gradevole per loro.
Nel periodo che va invece dalla metà di Aprile alla metà di Maggio si possono trovare le prede su profondità comprese tra i 25-35 metri, perchè questo periodo è il periodo della “Frega”, che in gergo viene chiamato Montone, e dura per circa 30-40 giorni.
Io sconsiglio vivamente di andare a praticare questa pesca in detto periodo, perché i pesci sono troppo vulnerabili ed il rischio è quello di procurare danni veramente enormi all’equilibrio marino. Si rischia infatti di andare a catturare esemplari che ancora devono deporre le uova. Il danno, in questo caso, sarebbe doppio.