L’Associazione Filiera Italiana della Nautica ha in programma l’incontro con 5 ministri per definire un piano di sviluppo dei porti
• Redazione
Aumento dei posti barca e promozione della fascia produttiva tra i 5 ed i 16 metri, sono i punti focali messi in evidenza da Gennaro Amato, Presidente di AFINA, che si incontrerà prossimamente con diversi Ministri e dicasteri al fine di definire e tentare di risolvere tali problematiche. Nonostante il trend positivo riscontrato negli ultimi sei anni, il comparto ora è a rischio congelamento, soprattutto se non si risolvono le problematiche che nascono “dopo aver acquistato un’imbarcazione”. Per questo motivo Gennaro Amato ha chiesto di fissare una serie di appuntamenti nei prossimi mesi con il Ministero del Made in Italy Urso con quello delle Politiche del Mare Musumeci, quello delle Infrastrutture Salvini, quello del Turismo Santanchè e quello degli Esteri Tajani.
Tavoli che dovrebbero proprio mettere in sotto i riflettori i problemi ormai arcinoti del nostro Paese.
“Da tempo la nautica italiana gode di buon vento, grazie ad oltre 3 miliardi e mezzo di commesse con l’estero e 3 miliardi di fatturato prodotto dalle vendite sul mercato interno nazionale, rappresentando sia un vanto per il made in Italy sia un punto di forza del Pil nazionale – spiega Gennaro Amato -, eppure non è tutto oro quello che luccica! L’assenza di Marina e posti barca lungo gli oltre 8.000 chilometri di coste italiane, l’impossibilità di ospitare attracco per il turismo estero nelle rotte del Mediterraneo, rischia di comprimere la produttività del settore nautico tra i 5 e 16 metri, un comparto che rappresenta, tra gozzi, battelli pneumatici, motoscafi e piccoli yacht la nautica vera, quella che si vede nelle baie e insenature. Nessuno compra una barca, se non può ormeggiare, senza poi considerare il mancato indotto per i territori che accolgono il diportismo nautico e il turismo da diporto”.
Durante il primo di questi cinque incontri avvenuto con il Ministro Santanchè è emerso che: “Non è possibile che una regione come la vostra, una città come la vostra, immaginifica e baciata da Dio, non abbia quello che è giusto che abbia per svilupparsi – ha sottolineato il Ministro Santanché -. Presenteremo a breve un progetto con l’onorevole Schiano, completo di tutti i dati, per far sì che lo sviluppo nautico possa favorire il transito di turisti e risolvere i problemi strutturali. Se non partiamo dal Sud, se non facciamo ripartire il Sud, non vinciamo. Perché vince la squadra e nemmeno noi Governo vinciamo da soli. Abbiamo bisogno anche delle istituzioni locali, a Napoli, del sindaco e della Regione Campania. Nella vita vince la squadra, neanche il Governo può vincere da solo, qui ci sono i presupposti, questa squadra c’è, io sono a disposizione con il sindaco e gli imprenditori per andare avanti e risolvere le problematiche”.
Nonostante il parere confortante del Ministro Santanchè però, il Presidente di AFINA rimane in attesa di decisioni che dovrà prendere l’Amministrazione comunale e gli organi competenti, visto che il progetto di ampliamento del porto di Mergellina è ancora in standby.
A fine giornata c’è stata la promessa di un nuovo incontro a breve per definire tra l’altro il cinquantesimo appuntamento con il Nauticsud 2024 a febbraio, cui potrebbero partecipare almeno 20 nazioni.
Gennaro Amato ha concluso dicendo che: “Ho ascoltato con grande interesse e ho capito che finalmente esiste una sinergia istituzionale per risolvere il nostro maggior problema: l’assenza di ormeggi e la necessità di realizzare porti turistici in Italia. A Napoli, però, il progetto di ampliamento del porto turistico Mergellina è ancora fermo al palo e questo rischia anche di fermare l’espansione del Salone Nautico Internazionale Navigare che si svolge al molo Luise e che sta ricevendo numerose richieste di partecipazioni per l’appuntamento in programma a novembre”
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