Due nuovi motori fuoribordo per la giapponese Suzuki. Due estremi come potenze, ossia un “senza patente” ed un big block. Si tratta dei DF40A RR e ARI e del DF250 KURO
• Luciano Pau
Cominciamo subito dalla “più grande” delle due novità presentate in anteprima al 63° Salone Internazionale Nautico di Genova, ossia dal DF250 KURO. Il nome KURO in giapponese significa “nero”, un colore dai mille significati, usato anche per indicare eleganza, profondità, raffinatezza e cattiveria (in senso sportivo). E’ un esacilindrico da 4.028 cc, con sei cilindri disposti a V 55° e 24 valvole che, oltre al colore innovativo MATTE BLACK rivestito con materiale anticorrosione, ha una calandra riprogettata per predisporla a nuovi sistemi di aspirazione e di filtraggio dell’aria. Ma la grande novità sta nel piede, nuovo e studiato per ridurre gli attriti in acqua, con un nuovo disegno dell’ogiva contenente il cambio ed una pinna asimmetrica la quale, oltre a favorire il contrasto alla rotazione destrorsa di questo mono-elica, attenua i possibili fenomeni di ventilazione durante le virate. La tecnologia adottata risulta la stessa già consolidata sugli altri motori Suzuki, come la distribuzione a fasatura variabile VVT, il doppio albero a camme in testa, l’asse di trasmissione disassato, la tecnologia Drive-by-Wire con controllo elettronico di cambio ed accelerazione che interagisce anche con la centralina ed il Lean Burn gestendo al meglio i consumi. Il DF40A RR, anche in versione ARI, va invece ad implementare la gamma di motori per i “non possessori di patente”. La versione RR, la cui sigla è ereditata dalla moto Suzuki che ha gareggiato in MotoGP, identifica una tipologia di motore estremamente sportiva, disponibile sia in versione DF40A che DF40A ARI.
Tricilindrici, e per questo più leggeri (102 kg nella versione gambo corto), hanno entrambi quattro valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa con catena a bagno d’olio al posto della classica cinghia. Sono dotati della tecnologia #consumameno Suzuki Lean Burn, di sistema Easy Start per l’avviamento automatico del motore, di Tilt Limit, di Troll Mode per gestire i giri di 50 giri in 50 giri e di alternatore da 19 A con 11,5 A già sfruttabili a 1.000 rpm. Entrambe le versioni RR sono disponibili sia in colorazione Nebular Black che Super Cool White, e diventano la punta di diamante della serie 40 cavalli. La maggior potenza si basa su nuovi parametri di taratura della centralina, con coppia sin dai bassi regimi di giri e maggior velocità di punta, mentre la tecnologia acquisisce di serie lo strumento multifunzione MFG da 4” per avere sott’occhio in console molti dati riguardanti il motore e la navigazione. E’ inoltre interfacciabile, tramite porta NMEA 2000 con altri strumenti elettronici, quali GPS o EchoChart. Questi nuovi motori sono dedicati ai diportisti che, pur non disponendo di patente nautica, dispongono di mezzi nautici pesanti o grandi, che richiedono maggior coppia per farli planare in tempi brevi. In questo caso entra in gioco anche la tecnologia #spingiforte (Suzuki High Energy Rotation System) che permette l’adozione di un piede derivante dal Suzuki DF140A con rapporto di trasmissione di 2,42:1 in grado di montare un’elica di passo 14”. In questo modo la spinta aumenta del 42% rispetto ad un normale 40 cavalli, mentre in accelerazione si guadagna un 12%.
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Luciano Pau
Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.