La data fatidica è oramai vicina… Tutti stiamo affilando i nostri armamenti per veder di portare legalmente a pagliolo qualche bell’esemplare di tonno rosso…. “Okkio” dobbiamo stare alle regole, le sanzioni per i pescasportivi si son veramente inasprite.
Per la Normativa completa emanata dalla Guardia Costiera clicca qui
• Capitan Maurizio Pastacaldi
L’Italia si appresta alla consueta apertura della pesca al tonno rosso perché come ben sappiamo, fino al 15 giugno, si possono unicamente pescare e rilasciare…
Ma dal 16, chi ha possibilità, volontà e voglia può issare a bordo e detenere un esemplare giornaliero, basta possedere la licenza nominativa da pescatore sportivo dedicata a tale pelagico ed ottemperare alle regole di legge…. Ahinoi da sfruttare fino a quando non verrà comunicata la spiacevole notizia della fatidica chiusura anticipata per raggiungimento quote stock stabilite dagli enti competenti!
Ultimamente Capitan Pastacaldi utilizza per i terminali il nuovo fluorocarbon Seaguar Pink Label. Grazie a delle esclusive resine, otre ad essere più morbido ed avere una maggiore resistenza all’abrasione, l’esclusivo colore rosa lo rende ancora più invisibile grazie al bassissimo grado di rifrazione. Una parte del ricavato della vendita di tale fluorocarbon il produttore lo devolve alla lotta contro il cancro.. sicuramente un gesto nobile ed apprezzato nel mondo alieutica.
Intro
La scorsa stagione, non è stata magnanima; pochi tonni e veramente difficili… Il clima torrido, il termoclino molto basso e una migrazione “off shore”, ci hanno fatto veramente tribolare e rimpiangere gli incontri ravvicinati col grande pelagico degli anni passati… Ma anche questo è il bello della pesca!! Comunque mai darsi per vinti e crederci fino in fondo… Il tonno rosso è sempre in agguato ed anche con l’ultima sardina abbiamo la chance di veder cantare a squarciagola il cicalino del nostro rotante.
La pasturazione
Ultimamente capitan Pastacaldi utilizza per i terminali il nuovo fluorocarbon Seaguar Pink Label. Grazie a delle esclusive resine, otre ad essere più morbido ed avere una maggiore resistenza all’abrasione, l’esclusivo colore rosa lo rende ancora più invisibile grazie al bassissimo grado di rifrazione. Una parte del ricavato della vendita di tale fluorocarbon il produttore lo devolve alla lotta contro il cancro… sicuramente un gesto nobile ed apprezzato nel mondo alieutica.
Nella pesca in “drifting” la pasturazione ha sicuramente un ruolo fondamentale. Senza brumeggio i risultati sono vani o in ogni modo, affidati alla fatalità. In questa tecnica, la pastura è trasportata (ecco il significato del termine drifting…) lentamente dalla corrente in modo di stuzzicare nella preda, sia il senso dell’olfatto sia lo stimolo della fame; il pesce tende così a risalire in superficie verso la scia sapida cioè in quella zona, dove abbiamo schierato le nostre esche. Per eseguire un richiamo soddisfacente è importante coprire il maggior spazio possibile spesso con l’ausilio della strisciata preventiva. Questa mossa si esegue appena arrivati sullo spot di pesca, con la barca in moto a un basso regime di giri, gettando in mare trito e tocchetti di sarda. La direzione della prua della barca dovrà rappresentare il naturale prolungamento della successiva scia del “drifting”. E’ ovvio che prima di compiere la manovra dobbiamo individuare la giusta direzione della corrente. Se eseguita con linearità e per una distanza minima di mezzo miglio, abbiamo sicuramente l’opportunità di diminuire i tempi d’attesa dell’abboccata sempre che i pelagici stazionino nelle vicinanze.
Dopo aver finito con la strisciata preventiva e aver messo le canne in pesca, procediamo con la classica pasturazione. Per coprire maggiori spazi, merita alimentare la scia sapida con 3 tipi di pastura: macinato e sarda; sia intera che a tocco. Di recente, per aumentare il potere attirante, abbiamo abbinato al “Tritasardine” la novità del momento, la pompa Sardamatic. Questo combo ha lo scopo, oltre che di macinare qualsiasi pesce, di rilasciare automaticamente il triturato in acqua, creando una scia odorosa. Oltre a mantenere pulito il contenitore con un temporizzatore, viene rilasciato in mare uno speciale cocktail oleoso d’acqua e detriti del macinato ideale per attirare i pesci sottobordo.