Il 15 marzo di un secolo fa, si avete capito bene, di un secolo fa, nasceva in Giappone la Suzuki Loom Manufacturing Co, una nuova realtà industriale basata sulla fabbricazione di telai ad uso tessile, che subentrava all’attività artigianale messa in piedi nel 1909 da Michio Suzuki.
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E’ stato il punto di partenza per quello che diventerà poi, nel 1954 Suzuki Motor Corporation Ltd, il colosso oggi leader a livello mondiale nel pluri-settore automobilistico, motociclistico e marino. Da un’idea migliorativa a beneficio della madre, tessitrice di tessuti, Michio Suzuki diede vita ad Hamamatsu a quella che sarebbe diventata a medio lungo termine una delle più importanti realtà mondiali. Tanti i successi ottenuti nei vari campi, tra cui va ricordata la Suzukilight, la prima auto a marchio Suzuki lanciata nel 1955, l’inizio delle corse in moto nel 1960 e la conquista del titolo mondiale appena due anni dopo, il primo motore fuoribordo della storia Suzuki, il D55. Poi fu la volta della jeep LJ10, su cui si basò la stirpe Jimny, ancor oggi attualissima, delle moto GT750, della Katana e della GSX-R 750. Alle soglie degli anni ’90 fu poi la volta della Vitara, antesignana degli attuali SUV, dello scooter Burgman 250 e 400, dell’autovettura Alto che rappresentò un punto di partenza per Suzuki verso un’escalation senza freni. Puntando moltissimo sulla ricerca e sull’efficienza dei propri prodotti al fine di offrire sempre il massimo, Suzuki ha sempre puntato, e lo fa tutt’oggi, sui propri clienti.
Tre i punti sostanziali di una dichiarazione d’intenti diffusa da Suzuki. Al primo posto lo sviluppo dei prodotti ed i servizi di qualità per far star bene il cliente. Al secondo posto l’innovazione grazie alla creazione di team motivati e positivi che garantiscono i migliori risultati possibili e terzo, infine, il cosiddetto monozukuri, una parola giapponese che significa progresso continuo, non legato solo al risultato dei prodotti ma anche alla libertà creativa di chi progetta e realizza. Dopo 100 anni Suzuki continua ad essere leader in tutti e tre i settori. Nel settore automotive con una gamma completamente ibrida (sistema Suzuki Hybrid), ed unica nel settore del “non lusso” con tale offerta che comprende la IGNIS, la SWIFT, la VITARA e la S-CROSS. Nel settore motociclistico invece icona del brand è la V-STROM 1050XT che ripropone stilemi del DR Big che partecipò alla Parigi-Dakar negli anni ’80, arricchita di dispositivi elettronici di ultima generazione, mentre nel settore marine, la sfida è lanciata con il DF40 ARI un “senzapatente” potente, e con la serie dei V6 Geki, i motori con doppia elica controrotante (Suzuki Dual Prop) di cui fanno parte il DF350A ed il DF300B, motori che beneficiano anche di elevati risparmi in tema di consumi grazie all’adozione dell’ormai consolidato sistema di alimentazione Lean Burn. Tutto ciò porta a risultati finanziari sempre in crescita, che hanno fatto registrare un 3% in più nel periodo aprile 2018-marzo 2019 rispetto all’esercizio precedente. Per Suzuki Italia, punto di riferimento nazionale del marchio Suzuki, il 2019 è stato invece il miglior anno per ciò che concerne la divisione Auto, che ha fatto registrare un 16,17% d’immatricolazioni in più, che equivale ad un 2% annuale delle quote di mercato, un valore raggiunto per la prima volta nei suoi cento anni di storia. Auguri Suzuki, domo arigatò!
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