Mentre non è ancora chiaro quando si potrà tornare a navigare in modo libero, fatta eccezione per alcune regioni che hanno deliberato autonomamente in merito, arriva comunque una notizia positiva, ossia che i negozianti di nautica possono finalmente riaprire i battenti, dando seguito ad un un provvedimento che fino ad ora aveva autorizzato solamente la riapertura dei Cantieri.
• Redazione
Il risultato arriva sotto forma di Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico firmato dal Ministro Stefano Patuanelli in data 4 maggio con effetto immediato, con il quale si dispone la riapertura delle reti di vendita per il comparto nautico che hanno come Codice Ateco il numero 47.64.2., in Modifica al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato il 26 aprile scorso. All’articolo 1 del nuovo Decreto infatti, è stata aggiunta la voce “Commercio al dettaglio di natanti e accessori”, che tradotto significa che i negozi di nautica possono riaprire, ovviamente tenendo conto delle normative riguardanti i sistemi di prevenzione già previsti per le altre categorie (uso di mascherine, di guanti, distanze da mantenere e numero massimo di persone all’interno del punto vendita e via discorrendo). Il risultato ottenuto è il frutto di un lavoro messo in atto da Confindustria Nautica subito dopo l’emanazione del Decreto del 26 aprile scorso che presentava evidenti mancanze. Il Presidente dell’Associazione Saverio Cecchi commenta quanto accaduto: “Ringrazio il sottosegretario Ing. Alessandra Todde per la rapidissima risposta all’istanza avanzata da Confindustria Nautica. Ancora una volta la predisposizione di analisi, dati e proiezioni si è rivelato lo strumento concreto per consolidare la positiva interlocuzione con il Governo e trovare anche l’avallo tecnico degli uffici della Direzione Generale del Ministero dello Sviluppo Economico. Con lo stesso approccio concreto stiamo continuando a lavorare con il Sottosegretario Todde per le attività di charter e del diportismo”. Un secondo passo è stato fatto, il prossimo step, altrettanto importante quanto quello appena approvato se non addirittura di più, riguarda però l’autorizzazione a poter utilizzare le proprie imbarcazioni, per pesca o per diporto.