Sportsman Open 232 Qualità e prezzo

Cominciamo con il dire chi è Sportsman Boats. E’ un cantiere con sede nel South Carolina nato sette anni fa, quando il mercato internazionale era già palesemente in crisi. Motivo per cui, per entrare in modo forte, occorreva garantire all’utente finale la possibilità di acquistare un’imbarcazione. Così è stata messa a punto una strategia che ottimizzasse la lavorazione, mantenendo inalterati gli standard qualitativi elevati, ma che consentisse di immettere sul mercato delle imbarcazioni a prezzi accessibili. Come? Ottimizzando la produzione, sfruttando al meglio i 18.600 mq di capannoni con catene di montaggio che alla fine permettessero di produrre sino a 50 scafi finiti a settimana. E l’ottenimento di questi risultati ha permesso a Sportsman in una manciata di anni di diventare leader negli U.S.A. per quanto concerne la produzione di scafi motorizzabili con fuoribordo. Il marchio arriva da noi in Italia un paio di anni fa. Lo importa la I.M.D. International Marine Dealers di Albinia (GR) che, già importatore di svariati importanti marchi americani produttori di fishing boat, decide di aggiungere questo brand in virtù della novità e del prezzo che può garantire alla sua selezionata clientela. Il marchio si fa strada anche da noi perché, poter acquistare un’imbarcazione attrezzata di tutto punto, costruita con i migliori crismi e tenersi in tasca un bel po’ di soldi, visti i periodi, non è cosa da sottovalutare. Solo nella famiglia dei Center Console Sportsman Boats annovera sette misure, dai 20 ai 31 piedi e di queste, una delle più gettonate è sicuramente la versione 232, un sette metri di lunghezza per 2,62 metri di larghezza motorizzabile fino a 250 cavalli e con una portata di persone pari a 12. Io l’ho provato per voi proprio dall’importatore IMD in Toscana, all’Argentario. Ma cominciamo con la visita in coperta e con alcune informazioni tecniche. Innanzitutto lo scafo non prevede impiego di legno, soggetto a marcescenza, sostituito dalla vetroresina lavorata con Stringer Advanced System, e propone una serie di colori per il guscio che consentono di personalizzare secondo i propri gusti l’acquisto. Viene venduto in versione base, che include già i principali e basilari accessori e poi esiste un pacchetto Platinum, opzionale che include diversi altrimenti optional, tra cui appunto la colorazione a scelta, un apparato multifunzione Simrad da 9”, l’Hard Top munito di tubi di supporto laccati bianchi, teli di chiusura area console di guida, copri-console, bussola, impianto acqua dolce con doccia, luci a led sommerse, stereo con 4 altoparlanti e luci a led di bordo. Il modello che ho provato in aggiunta a tutto questo aveva anche il verricello elettrico ed i divergenti, che lo hanno reso praticamente completo sotto il profilo pesca. Eh si, perché di serie c’è già tutto il resto, tra cui una vasca per il vivo principale da circa 100 litri ubicata sulla murata di poppa, una ghiacciaia a prua sotto il sedile fronte console da 45 litri, due gavoni prodieri laterali per il pescato cui se ne aggiunge uno centrale a pagliolo, un leaning post Deluxe con doppi cuscini sollevabili per guidare in stand-up, portacanne posteriori, cassetti porta-accessori ed in basso lo spazio per un Igloo, oltre a portacanne ad incasso sui bordi delle murate, rastrelliere interne le murate stesse, fermapiedi, portello poppiero per l’imbarco di grosse prede, scaletta bagno retrattile e console di guida con all’interno un vano da usare come spogliatoio, ripostiglio o come locale toilette adottando un WC chimico optional ed infine un divano poppiero abbattibile. La console, centrale, propone parabrezza trasparente alto, cruscotto serigrafato e predisposto per accogliere un doppio strumento multifunzione (l’installazione viene fatta direttamente dalla Sportsman Boats), portabicchieri, portaoggetti, ruota di governo con pomello e timoneria idraulica, bussola, poggiapiedi e tappetino personalizzato. Il tutto nel nostro caso, come già detto, sormontato dall’Hard Top che propone colorazione in tinta nella parte inferiore, box elettronica, luci del pozzetto e portacanne. Per la seduta dei passeggeri poi ci sono diverse opzioni. A poppa c’è un divano, mentre a prua le vasche/gavoni sono sormontabili da cuscini e poggiatesta inclinabili, in modo da creare delle chaise longue contrapposte.

In acqua

Si tratta di uno scafo con deadrise prodiero di 55°, quindi profondo, ed angolo a poppa di 18°. E’ una carena che necessita di cavalli per offrire le migliori prestazioni anche se non è strettamente obbligatorio montare la massima potenza per ottenere questi risultati. Considerate che da omologazione può installare un mono motore fuoribordo da 250 cavalli ma Sportsman Boats lo propone con due soluzioni base ed entrambe Yamaha: o appunto un F250 esacilindrico o, in alternativa, un F200 a quattro cilindri. Io l’ho provato con il top dei cavalli installabili, quindi con lo Yamaha F250 a sua volta equipaggiato con elica Saltwater Series II da 15 ¼ per 19”. E’ una bella giornata all’Argentario, ove IMD Boats opera e dove effettuo il test, con sole, mare calmo ed assenza di vento. A bordo siamo in due persone oltre ad un carico non indifferente rappresentato da: Hard Top, 1 batteria, 150 litri di combustibile nel serbatoio, le dotazioni di sicurezza ed un motore ausiliario da 9.9 cavalli, sempre Yamaha. Mi metto ai comandi sfruttando l’appoggio lombare del leaning post, allaccio lo stacco di sicurezza, controllo che il trim sia tutto sotto, i flap a zero e mi avvio. Provo subito a mettere alla prova lo scafo. Ne arresto la marcia e poi tre-due-uno, giù la manetta del gas e vediamo in quanto tempo plana. Meno di 3”! Altro rilevamento: il tempo che intercorre per passare da 0 a 25 nodi. Il risultato attesta 4,3”. Vediamo ora a che velocità perde la planata scendendo progressivamente fino alla totale “seduta” dell’opera viva. Manteniamo l’assetto fino a 13 nodi in scaduta, non male. Ed ora veniamo ai rilevamenti prestazionali che danno un’idea delle potenzialità dell’abbinamento scafo/motore. A 4.000 giri si scivola sull’acqua a 32 nodi consumando circa 46 litri/ora. Salendo a 4.500 giri la velocità sale di quasi 2 nodi mentre i consumi aumentano quasi del 35% ed arrivano a 61 litri/ora, infine punto alla velocità top e, senza variare il trim, arrivo a 5.500 giri a toccare la velocità di 43 nodi, migliorabili ulteriormente portando il trim in positivo. In questo caso è ovvio che occorra mettere in preventivo un consumo maggiore che, comunque, nel nostro caso resta confinato nei 78 litri/ora. L’opera viva fornisce rilevante stabilità quando approccio delle accostate a 35 nodi, accompagnando la manovra senza mai mettere in difficoltà chi pilota. Il pomello sul volante rende ergonomica la sua rotazione ed in alcuni casi favorisce la rapidità e precisione di manovra, in particolare in porto. La V profonda di prua infine ci permette di superare senza quasi accorgercene onde prodotte da un traghetto in transito, mettendo in luce ottimo controllo direzionale e morbidezza d’impatto.