Al 60° Salone Internazionale Nautico di Genova ci saranno purtroppo delle defaillance da parte di Aziende e Cantieri che stanno valutando le condizioni per partecipare. Una delle assenti ormai certe è la Honda Marine che oggi ha deciso, dopo una riunione interna atta a valutarne appunto la fattibilità, di rinunciare per la prima volta al Salone Nautico di Genova.
• Redazione
I perchè sono piuttosto chiari. In primis, su tutti, l’incremento della curva dei positivi al Covid-19 post vacanze, che sta mettendo nuovamente in allarme l’intera economia del nostro Paese oltre che dell’Europa e del resto del Mondo. Se si dovesse proseguire con queste curve di contagi, dicono in Honda Marine, il rischio di partecipare al Salone Nautico per dipendenti, concessionari e collaboratori dell’azienda nipponica sarebbe molto elevato, ed è un rischio che Honda Marine non vuole correre e far correre. Un altro fattore che ha determinato la defaillance è l’impossibilità di allestire uno stand in modo adeguato, in linea con le precedenti partecipazioni dell’Azienda, essendo obbligati al mantenimento di standard di protezione e distanziamento sociali che non garantirebbero il ritorno d’immagine voluto. A questo aggiungiamo infine anche la forte incertezza sul numero di presenze a livello di pubblico, con conseguente ridotto ritorno in termini d’immagine e di vendite che, se messi a confronto con gli investimenti necessari per partecipare al Salone, è sicuramente molto a rischio, e ciò nonostante la stagione 2020, nonostante il periodo di lockdown sia risultata alla fine decisamente positiva. Pertanto, con sommo rammarico, Honda Marine ha deciso di non presenziare, investendo quanto risparmierà dalla mancata partecipazione, a favore della propria rete di Concessionari che a loro volta potranno impiegare le somme a favore dei clienti Honda Marine. Il risparmio, inoltre, verrà impiegato nei prossimi anni anche per la realizzazione di prodotti di nuova concezione, per il progressivo rafforzamento della rete vendita e per il consolidamento degli investimenti sin qui fatti. Peccato!