Quando si parla di periodo freddo e di pesca a bolentino viene subito in mente una preda particolare, il pagello o fragolino che dir si voglia.
• Marco Meloni
Infatti, proprio questo periodo stagionale indica l’inizio vero e proprio della tecnica di pesca a questa specie. Se durante tutte le altre stagioni si possono infatti praticare con buon successo il bolentino sottocosta e quello di profondità, l’inverno sancisce l’inizio del bolentino diretto ai grossi pagelli.
Vediamo quali sono allora le esche più indicate per poter affrontare questo momento stagionale. Abbiamo diviso l’articolo in due parti per dettagliare meglio il tutto.
Il gambero
Nel campo dei gamberi da esca si apre la parentesi più grande delle esche destinate al bolentino. Infatti, tra questi crostacei possiamo annoverarne diversi tipi ovvero:
- il gambero di fascina;
- il gambero di mare;
- il gambero di paranza;
- il gambero rosa, bianco e rosso che troviamo sui banchi del pesce.
Il gambero di fascina
E’ senza dubbio il più usato nella pesca a bolentino. Il suo largo impiego è dovuto alla facile reperibilità sul mercato. Questo tipo di gambero proviene solitamente dalla laguna veneta ed arriva sui nostri mercati, o pescherie, in cassette da circa 3 kg.
Lo strato superficiale della cassetta presenta solitamente gamberi vivi, mentre i restanti sotto detto strato sono morti.
Arrivare per primi al mercato o nel negozio di fiducia, vuol dire poter scegliere il gambero vivo, che sicuramente rende molto di più in fase di pesca. Il gambero vivo viene solitamente innescato appuntando l’amo sulla parte terminale della coda, contrariamente quello morto può essere calzato sull’amo dalla coda verso la testa.
Il gambero di mare
Si differenzia dal precedente per delle striature nere lungo il corpo. Detta specie, non commercializzata, può essere catturata con appositi retini innescati lungo le scogliere sia naturali che artificiali. I retini per la cattura sono solitamente composti da un cerchio metallico con la relativa rete.
Al centro del cerchio viene legata l’esca, solitamente una sarda, e lo stesso viene calato con una piccola caluma negli anfratti tra gli scogli. Appena il gambero o i gamberi si avventeranno sull’esca basterà recuperare lentamente il retino e recuperare la nostra esca.
Il gambero di paranza
Questo tipo di gambero viene catturato con reti a strascico e venduto nei banchi delle varie pescherie e mercati del pesce. Trattandosi di un gambero morto l’innesco avviene sempre calzando tutto l’amo all’interno del gambero a partire dalla coda.
Il gamberone
Un’alternativa ai gamberi in mancanza delle suddette specie, può essere il gambero rosa, rosso o bianco, da utilizzare a pezzi (questi gamberi sono solitamente di taglia medio grossa).Tutti i tipi di gamberi possono essere mantenuti a lungo. Nel caso di gamberi vivi solitamente vengono disposti in nasse legate sotto la propria imbarcazione.
Quelli morti, se non utilizzati a breve, si possono benissimo congelare e quindi utilizzare anche a distanza di tempo. Il congelamento dei gamberi può avvenire in molte maniere. Un suggerimento da provare è quello di infarinare gli stessi con della farina da polenta e riporre il tutto in vaschette d’alluminio.
Un’alternativa può essere anche quella di sostituire la farina con lo zucchero. Tutti i tipi di gamberi sono eccellenti soprattutto per i pagelli, ma apprezzati anche dalle altre specie.