I pagelli sono pesci con un’alimentazione particolare e ti serviranno specifiche esche per rendere la tua pesca il più efficace possibile… Scopri i nostri consigli!
• Marco Meloni
Nell’impossibilità di reperire dei gamberi, nelle varie specie che abbiamo visto la volta scorsa, sia vivi che morti, e non avendone in congelatore debitamente conservati, ecco a quali esche alternative ricorrere per andare a pesca di pagelli con la tecnica del bolentino.
Il paguro
Esca per eccellenza per il bolentino invernale, soprattutto destinato ai pagelli. Essendo un’esca non commercializzata, può essere reperita solo attraverso i pesatori professionisti che catturano la conchiglia con reti a strascico o tramagli da posta.
Il paguro viene innescato intero (privato della conchiglia) calzandolo sull’amo. La conservazione del paguro può essere effettuata in mare all’interno di un secchio con il tappo forato. In alternativa si può anche congelare, ma perde sicuramente molte delle sue doti catturanti.
Calamaro
E’ questa un’esca molto apprezzabile per il pagello, ma da considerare sempre come esca alternativa. Essendo molto dura, deve essere sempre trattata prima dell’uso. Le migliori parti da innescare sono le interiora e la sacca.
Il buzzetto viene innescato solitamente intero al naturale, mentre la sacca deve essere sottoposta ad un piccolo trattamento. Per prima cosa deve essere privata della pelle e dopo, con l’aiuto di un tagliere e di un batticarne, deve essere battuta in modo da renderla morbida e più appetibile alla preda.
Con l’aiuto di un cutter o di un coltello, dovremo poi creare delle strisce adatte agli ami utilizzati. Il vantaggio di questa esca è quello di poter essere utilizzata congelata e quindi conservata nel frigo per molto tempo.
Vermi
Come per i gamberi, anche per i vermi non c’è che l’imbarazzo della scelta. Nel bolentino vengono solitamente impiegati vermi duri che possono resistere alle veloci discese verso il fondo del terminale trascinato da piombature spesso consistenti.
In ordine d’impiego ed importanza, si possono utilizzare:
- L’americano, il verme sanguinolento da innescare intero o a pezzi;
- Il muriddo, da innescare solitamente intero
- Il coreano, verme universale da innescare intero, ottimo per il rapporto qualità/prezzo.
Per i vermi più grossi, si consiglia sempre l’innesco con l’aiuto dell’ago in modo da creare un boccone perfetto. Tutti i vermi sono naturalmente reperibili in negozio e conservabili vivi in frigorifero.
La cozza
E’ un classico bivalve utilizzato molto nella pesca, ma poco nel bolentino, soprattutto per la sua fragilità e difficoltà nell’innesco. La cozza o mitilo, può essere reperita in natura sia all’interno dei porti che lungo le scogliere naturali ed artificiali o più facilmente acquistata nelle pescherie ad un costo decisamente vantaggioso.
La cozza è un’esca eccellente per i pagelli anche se il suo utilizzo per questo sparide è poco conosciuto. La cozza viene utilizzata al naturale, privata del guscio ed innescata con l’aiuto del filo elastico. Con questo piccolo accorgimento è possibile creare un boccone succulento, ma soprattutto molto duraturo all’amo.
Per aprire la cozza si usa solitamente un piccolo coltello con punta e dopo averlo inserito nel taglio del mollusco, si cerca di raschiare il guscio per asportare completamente e nel modo più integro la polpa. Uno dei metodi di conservazione è quello di mettere ad asciugare le polpe su un panno e dopo averle cosparse di sale fino, riporre il tutto in un barattolo di vetro conservato in frigo.
L’eventuale acqua che le cozza faranno dopo la salatura va naturalmente scolata, ed il prodotto conservato deve essere completamente asciutto. Con tale sistema di conservazione il bivalve s’indurisce, consentendo un’ottima tenuta all’amo dell’esca.
Il cannolicchio
Anche questo bivalve si è rivelato un’ottima esca da pagelli. Il cannolicchio appartiene alla famiglia dei Solenidi caratterizzati da una conchiglia liscia, tubiforme. Il cannolicchio vive immerso nella sabbia ed è una di quelle esche che, a seconda della zona, può essere reperita con estrema facilità.
Si cattura con apposite aste metalliche oppure immettendo del sale grosso nei fori del bivalve insabbiati. Si trova comunque facilmente anche in commercio nei negozi di frutti di mare e nelle pescherie. Il cannolicchio deve essere comprato ben vivo e solitamente viene mantenuto in frigorifero nel vano verdure per massimo 2 giorni.
Il cannolicchio può essere anche conservato nel congelatore, ma il prodotto deve essere congelato vivo. Dopo lo scongelamento perde molta della sua consistenza e delle qualità catturanti. Ottima esca per la pesca a bolentino in cui viene utilizzato innescandolo a pezzi.
La lingua callosa (piede), è la parte più dura e resistente all’amo. Questa rappresenta praticamente la parte più interessante del cannolicchio per l’innesco dalla barca, in quanto essendo molto dura resta praticamente incollata all’amo anche dopo l’attacco del pesce.
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