Anche quest’anno all’Argentario è stato rispettato l’appuntamento con la gara di pesca di scena ad ottobre, l’Argentario Fishing Cup. Condizioni meteomarine perfette ed un buon numero di catture hanno reso ancora più divertente l’evento.
• Redazione
Con un clima ancora gradevole che anzi, ha graziato proprio nel giorno delle gare i partecipanti, si è regolarmente svolta il 16-17 ottobre la quinta edizione dell’Argentario Fishing Cup. Un evento, organizzato da ASD Pescatori per Caso che però, nonostante il lieto fine, non è nato proprio sotto i migliori auspici. A cominciare dalle difficoltà ancora legate al COVID che, se pur più sotto controllo, è sempre da tenere debitamente in considerazione. Così, oltre a tutte le paure che già accompagnano giorno e notte chi “organizza qualche cosa”, ad aumentare le ansie degli organizzatori ci ha pensato il problema “location”. Un fatto non da poco conto visto che era necessario fare il briefing e poi la premiazione il giorno 17. La difficoltà di ospitare un “tot” numero di persone all’interno di locali, per le note restrizioni nazionali, ha fatto si che si dovesse optare per un piano “B”.
Però tutto questo è passato in secondo piano quando il meteo, gli ultimi giorni prima della gara, ha cominciato a dare segni d’irrequietezza con forte vento da Nord. Da qui il solito enigma: “La confermiamo? La spostiamo?”. Si è deciso di rischiare e, si sa, la fortuna aiuta gli audaci. Così il mattino del giorno 16, il risveglio è stato accompagnato da un’alba da cartolina e da un mare praticamente piatto. Meglio di così….
Ancora una volta protagonisti dell’evento sono stati in tanti. In primis l’organizzazione che da’ vita da un quinquennio a questa gara, che anche quest’anno ha visto partecipare ben 21 equipaggi provenienti anche da fuori Toscana. Se n’erano iscritti di più per la verità, ma alcune defaillance dell’ultimo istante hanno ridotto il numero al via. Altri protagonisti, se non assoluti veramente di rilievo, gli sponsor, ossia coloro che credono nell’evento e ne rendono possibile la realizzazione. Tra questi i Main Sponsor SUZUKI, ormai onnipresente ai vari eventi che si svolgono lungo le coste italiane, che tra l’altro ha visto la partecipazione ufficiale di un equipaggio del Suzuki Fishing Team, quello capitanato da Marco Valerio Alessandrini. Altro Main sponsor è stato 61zero, azienda spezzina che produce canne da pesca customizzate. Poi ancora HUMMINBIRD con i suoi plurimi Chartplotter dedicati ad angler tecnologici. TopGame Fishing con i suoi prodotti per ogni tipo di pesca, EVEROL con i suoi mulinelli e le sue attrezzature sempre più apprezzate. TRABUCCO, altro nome altisonante del panorama pesca internazionale, e poi ancora PESCHIAMO SRL di Civitavecchia, CALA del NOSTROMO di Porto Santo Stefano, GR Marine ed il Porto Domiziano. Infine gli ultimi protagonisti sono stati i pesci. Numerosi anche se non numerosissimi, ma sufficienti a deliziare i pescatori ed a consentire di compilare una classifica per merito e non per estrazione.
Primo giorno. Partenza ore 8,30 dopo che alcuni equipaggi, per procurarsi il vivo, praticamente avevano già fatto nottata alla ricerca di calamari. Le esche preferite da dentici e ricciole.
Il primo strike non si fa attendere. Sono le ore 9,30 e l’equipaggio Bergamaschi e Aloisi da’ via radio il segnale di una cattura di un dentice. Questo varrà loro il premio istituito “per il 1° Strike”.
Le catture si sono susseguite per tutto l’arco della giornata, a suon di dentici e di una bella ricciola da 17 chilogrammi portata a pagliolo dall’equipaggio n. 11 di Ubaldini, Polo e Nocera. Quando tutto sembra finito, perlomeno per la prima giornata, arriva un colpo di scena. L’equipaggio numero 2 da’ via radio il messaggio “pesce in canna”. Dopo un arduo combattimento che sembra non finire mai, l’equipaggio ha la meglio, portando in barca una ricciola che farà registrare un peso di 26,5 chilogrammi.
Si rientra, si fa una prima pesata del pescato e poi chi a cena e chi, invece, nuovamente a caccia di esche per la seconda giornata.
Il risveglio è nuovamente da incorniciare. Assenza di vento, mare calmo e così, alle 7,30 si da’ il via alla seconda prova. A differenza del giorno prima al mattino non si verificano quasi catture, o comunque di peso e dimensioni inferiori alla prima prova. Ma verso tarda mattinata le cose cambiano. L’equipaggio numero 34, con a bordo Lucciarini, Tirchi, Schillaci e Verzi da’ via radio lo strike. Si tratta di una ricciola di 21,5 chilogrammi. Un’altra ricciola, più piccola, catturata dall’equipaggio Mamba di Carlo Andriani, viene invece rilasciata sportivamente in quanto sotto misura.
Alle 14 viene dato il fine gara e gli equipaggi rientrano nel Porto Domiziano, sponsor dell’evento che ha offerto la gratuità dei posti barca.
E’ l’ora dei conti. Si va alla pesa, e si sommano le pescate del giorno prima con quelle di oggi. I numeri non lasciano spazio a dubbi.
Si aggiudica il 1° posto l’equipaggio SUZUKI composto da Giulianini P – Giulianini L – Cherubini e Giannini
2° classificato l’equipaggio Fish Eye con Lucciarini – Tirchi – Schillaci e Verzi
3° classificato l’equipaggio El Tiburon con Ubaldini – Polo e Nocera
4° classificato l’equipaggio Bergamaschi – Aloisi
Il premio Preda più Grande se lo aggiudica l’equipaggio Suzuki con Giulianini P – Giulianini L – Cherubini e Giannini
Il premio 1° Strike l’equipaggio Bergamaschi – Aloisi
A posteri c’è solo soddisfazione, e si ringraziano in particolare: partecipanti, sponsor, pesci ed anche meteo… Un anno fa parlavamo dell’edizione di quest’anno sperando che il COVID fosse ormai alle nostre spalle… Così proprio non è ancora, non ci resta che sperare nel prossimo anno e che la prossima edizione sia finalmente “libera”…