Dopo l’ampio excursus sulla spiaggia di Serapo, illustrata nella prima parte dell’articolo (https://www.fishingboatmagazine.it/da-gaeta-al-circeo-1a-parte-serapo-m-marfe/ ), prima di proseguire l’itinerario affrontiamo la questione delle esche, considerato che sostanzialmente, hanno caratteristiche simili alla più urbana delle spiagge di Gaeta.
• Mimmo Marfè
Volendo classificare le esche da mare mosso, dobbiamo constatare un rendimento ottimo di cannolicchio bianco e fasolare. Orate e spigole i clienti più affezionati.
Una delle esche che nella schiuma funziona alla grande è il bibi, non quello troppo grosso ma di dimensioni medio piccole. Saraghi di ogni taglia e orate ci banchettano alla grande. L’arenicola risulta essere esca generica per tutte le stagioni e le catture prevalenti saranno di mormore. Ma pesci diversi da questi ultimi sono stati catturati di buona taglia e con una buona frequenza anche in mareggiata. In questo caso gli inneschi dovranno essere molto abbondanti e poi rassodati verso l’amo.
Con il verme americano sono stati catturati saraghi, spigole e mormore in mareggiata. Con la sardina avremo un boccone per gronghi e rombi ma anche per qualche spigola.
In pratica una manciata di fasolari, una scatolina di bibi e poche arenicole offriranno una copertura abbastanza ampia per un po’ tutti i pesci presenti in zona.
Le altre spiagge
Spiaggia di Fontania
Quella di Fontania è una spiaggetta posta proprio a nord della spiaggia di Serapo. Corta, non più di 70 metri, e stretta, potrebbe rappresentare un’alternativa al mare piatto in quanto incastonata tra le rocce e con rocce ben visibili anche in acqua ma i pochi sentieri che ne consentivano l’accesso sono stati privatizzati. Con qualche peripezia si riesce comunque a raggiungerla. Esposizione a est pieno.
Uscendo da Gaeta in direzione nord incontriamo una piccola ma bellissima spiaggia: l’Ariana.
E una spiaggetta di sabbia bianca calcarea tipica del primo tratto di costa, compresa tra il promontorio di Gaeta e San Felice Circeo. Essa si trova più distante dal centro urbano, a circa 3 chilometri, esattamente lungo la litoranea. La lunghezza della spiaggia è di circa 180 metri, in acqua qualche roccia ma molto ben visibile. E posizionata tra due speroni rocciosi alti una cinquantina di metri, su uno di essi svetta un’antica torre detta Torre Viola.
L’esposizione è a libeccio e converrà arrivare con la luce per evitare alcuni scogli ben visibili di giorno. La spiaggetta è ricca di saraghi di taglia media con mare calmo ma con la schiuma qualche caterpillar potrà arrivare sul nostro bibi.
Le Scissure e L’Arenauta (i 300 scalini)
Continua la nostra risalita verso nord e a breve distanza dalla Ariana, incontriamo prima il tratto di spiaggia denominato delle Scissure, in continuità con questa quella che è comunemente detta dei 300 scalini (spiaggia dell’ Arenauta).
Dalla strada litoranea non si vede perché è riparata dalla roccia scoscesa. La sabbia è finissima e superato lo shock per la lunga e faticosa discesa osserveremo un vero angolo di paradiso. Sarà necessario limitare al massimo l’attrezzatura. Nella parte iniziale, l’angolo Torre Scissura è attrezzato con discese private, al centro la discesa dei 300 gradini. I pesci sono gli stessi di Serapo, così come le esche. Qui non ci sono i problemi di correnti riflesse. Un po’ di corrente riflessa potremo rilevarla alle Scissure ma solo in caso di forte maestrale.
Luna e maree
Queste spiagge offrono comportamenti abbastanza canonici. Il pesce in genere è maggiormente attivo nelle ore che precedono e successive all’acme di alta marea, forse con la sola eccezione dell’orata che sembra non risentire del fenomeno. Anche durante la stagione mite, quando la mira dichiarata è la mormora, i periodi di maggiore attività saranno quelli prossimi all’alta marea. In mareggiata la questione delle maree è fondamentale: la cattura delle spigole di maggiore taglia avviene generalmente con acqua alta indipendentemente dalla fase di luce. Sarà spesso molto più ricca di risultati una battuta diurna con marea alta piuttosto che una battuta in notturna con marea bassa. Uno dei pesci che cattureremo quasi esclusivamente durante le ore di buio è la mormora.
La fase lunare gioca su questa spiaggia un ruolo importante: a mare mosso spigole e saraghi sono attivi con buio di luna o presenza appena accennata della stessa nel cielo. Una copertura nuvolosa consistente offre buone chance. Per la ricerca della spigola di taglia andranno scelti i momenti di caduta della pressione.
Una raccomandazione: lasciate la vostra postazione pulita e se trovate altrui immondizia abbiate il buon senso di raccoglierla. Spiagge così belle e fertili sono spesso minacciate da divieti vari proprio per l’incuria e la negligenza di altri pescatori, ma non addossiamo le colpe sempre agli altri e proviamo tutti a difendere la nostra passione con comportamenti adeguati.
Per tutta la zona è fondamentale rispettare i divieti estivi e informarsi presso la capitaneria e le delegazioni di spiaggia locali.
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Mimmo Marfè
Giornalista, una vita vissuta in riva al mare. A sette anni le prime esperienze da riva con primordiali cannette in bambù, poi le prime telescopiche in fenolico. In Sardegna a fine anni 70 le prime esperienze dalla spiaggia e le prime catture mirate. La passione abbinata alla continua ricerca porta alla possibilità di poter elaborare modalità di pesca dalla spiaggia in ambito Mediterraneo. Da qui il primo libro “Surf Casting In Mediterraneo” edito come i successivi quattro dalla casa editrice Olimpia. Esperienze condivise sulle pagine del pioneristico Surf Casting Report, poi di Pesca in Mare e per decenni di Pescare Mare. L’approdo all’editoria digitale come naturale evoluzione della comunicazione con la consapevolezza che anche per me c’è sempre possibilità imparare.