HIGHFIELD HX66 All’occorrenza modulabile - L. Pau

Alcuni modelli del brand Highfield verranno commercializzati da gennaio in forma customizzata per Honda Marine. Tra questi anche il modello HX66 che, per misure, potrebbe trovare impiego anche come battello da pesca.

• Luciano Pau

Innanzitutto sottolineiamo il fatto che questa jointventure europea tra Honda Marine e Highfield non nasce proprio per caso. Honda Marine non ha bisogno di presentazioni, essendo una delle aziende leader nel settore motoristico fuoribordo, che punta molto sulla tecnologia e sull’abbattimento dei consumi dei suoi motori e con una gamma a disposizione abbastanza completa (lo sarà senza abbastanza quando finalmente verrà annunciata la tanto attesa novità che si posizionerà ai vertici del catalogo). Highfield dal canto suo è altrettanto un’azienda leader nel settore. Seppur giovane, essendo stata fondata nel 2011, ha già ottenuto brillanti risultati in campo mondiale, essendo riuscita ad immettere in commercio nei 40 Paesi in cui è presente ben 20.000 battelli pneumatici sino ad oggi, di cui solo 4.500 nel 2018. L’azienda ha un albero genealogico un po’ articolato, nel senso che la proprietà è in parte Cinese ed in parte Francese, ha però origini Australiane ed il Management è Europeo. La sua produzione conta su di una superficie coperta di oltre 10.000 mq e tutta la componentistica viene realizzata internamente. La sua peculiarità principale? Quella di realizzare le carene e le coperte dei propri RIB in alluminio, un materiale che offre innumerevoli vantaggi, tra cui una maggior resistenza alla corrosione, un minor peso rispetto alla vetroresina, una più facile lavorazione del materiale che consente di saldare i suoi componenti e quindi rendere più facili anche eventuali riparazioni in tempi futuri, di non essere infiammabile e di presentare una maggior resistenza agli urti. Proprio per la sua facilità di modellare con macchinari a controllo numerico gli scafi, si sta pensando in casa Honda Marine anche ad un modello da dedicare espressamente alla pesca sportiva. Saranno sei inizialmente i modelli realizzati in esclusiva per Honda Marine, tra cui anche il modello HX66 da me provato a luglio ad Ostia, in occasione di una convention di Honda Europe che aveva tra i temi all’ordine del giorno appunto anche la presentazione di questa nuova “Boat Alliance Europea”. Il modello misura 6,60 metri di lunghezza fuoritutto, con una larghezza sempre completa di 2,46 metri, una dimensione perfettamente carrellabile. Il peso che il solo scafo fa registrare è di 612 Kg, mentre i tubolari propongono diametri differenziati prua/poppa ed una duplice possibilità di tessuto, o PVC o Hypalon/Trevira/Neoprene. Il modello messoci a disposizione per il test era stato costruito con la seconda soluzione, un tessuto Orca 828 da 1.100 dtex e 990 denari in colore grigio medio. Pur se previsto un prendisole prodiero, questo sarà amovibile, il che è un benefit in caso di uso promiscio del mezzo anche per la pesca, visto il discreto spazio calpestabile che rimane tra la coppia di gavoni anteriori (per calumo e dotazioni) e la console di guida. All’estremità anteriore è anche presente una grande bitta di ormeggio in prossimità dello scorrisagola (sostituito presumibilmente da una plancetta di vetroresina), ma non ci sarà più nella versione più “italica” del battello. Perché alcune modifiche verranno sicuramente apportate proprio per customizzare i vari modelli alle esigenze del nostro mercato, tra cui appunto il precitato prendisole anteriore. Anche la console (questa realizzata in vetroresina però) potrebbe subire degli aggiornamenti, riducendosi lievemente in dimensioni che andrebbero a facilitare il passaggio sul lato sinistro e presentare forme più morbide. Rimarrà invece il robusto corrimano che perimetralmente la circonda, il parabrezza trasparente, il sedile fronte marcia con sottostante accesso all’impiantistica, ed il poggiapiedi. Dovrebbe variare anche il bolster presente sul modello del test, sostituito da un doppio divano, anch’esso più consono ai nostri gusti. Perlomeno per la versione diporto tradizionale, mentre in una possibile versione pesca il leaning post continuerebbe ad avere il suo perché. Il divano di poppa disposto a baglio accoglie nella parte inferiore la cala principale e dispone di schienali estraibili dalle loro sedi, sedi che potrebbero essere impiegate per dei porta canne in caso di uso misto. Di serie viene proposto a pagliolo il Foam Teak antiscivolo ed il roll bar, mentre il tientibene in cima di nylon fissato sui tubolari sarà sostituito dalle a noi più consone manigliette in tessuto. La parte poppiera accoglie anche due camminamenti laterali il motore e la scaletta bagno.

Dotazioni di serie

Tubolari in Hypalon Orca 828 da 1100 dtex o in PVC – Scafo verniciato a polvere al alta resistenza e cromato – Impianto serbatoio carburante da lt. 140 sotto ponte – Pozzetto autovuotante – Roll Bar – Scaletta bagno – Valvole di non ritorno – Divano di poppa – Gavone di prua con cuscino – Ganci di sollevamento – Piano di calpestio antiscivolo rivestito in Foam Teak – Borsa stagna – Gonfiatore – Remi – Kit di riparazione Highfield

In acqua

L’Highfield HX66 dispone di una carena con angolo diedro a poppa di 26°. Ovviamente le motorizzazioni con cui verrà proposto sono quelle Honda, con cui verranno commercializzati in package. La massima motorizzazione omologata ammonta a 200 cavalli in soluzione mono-motore anche se nel nostro caso a poppa c’era un BF150, corrispondente alla potenza consigliata dal Cantiere ed in grado di garantire un discreto risparmio di denaro in fase di acquisto e di consumi. L’elica montata è una 3 pale in alluminio da 19” ma all’atto pratico è risultata un po’ lunga in quanto all’appello sono mancati ben 500 giri che ci hanno impedito di superare la soglia massima ottenuta di 32 nodi. In compenso a questo regime di giri si consuma veramente poco, ossia 51 litri ogni ora. Con il BF150, 70 litri di carburante imbarcati su 140 disponibili e tre persone di equipaggio si plana in 3” secondi netti e si mantiene la stessa fino a 11 nodi e 2.800 giri. Da 0 a 30 nodi occorrono poco più di sei secondi. L’ECOmo, una delle peculiarità dei motori Honda (indica il range di giri entro il quale si ottiene il miglior rapporto prestazioni/consumi), entra in funzione a 2.000 giri e rimane attivo sino a 4.400 giri, cui corrisponde una velocità di 27 nodi ed un consumo di 32 litri/ora. Salendo a 5.000 rpm si toccano i 30,3 nodi con il trim tutto sotto, mentre come detto a 5.500 giri ma con trim al 50% si arriva al top di 32 nodi. Presumibilmente con l’elica giusta si possono tranquillamente raggiungere i 35/36 nodi. Il battello entra ed esce dalla virata con estrema naturalezza, anche in velocità, e si dimostra reattivo sui cambi di tubolare d’appoggio e nel passaggio sulle onde, ove se si spinge sulla manetta del gas si può innescare un lieve decollo cui segue un ammaraggio sempre perfettamente parallelo alla superficie. E’ un battello divertente, semplice nel suo insieme, ma che risponde bene alle aspettative che si possono avere su di un battello di questa misura.

Le caratteristiche tecniche

Categoria do progettazione CE	C
Lunghezza f.t.	m. 6,60
Larghezza f.t.	m. 2,46
Peso senza motori	kg. 6120
Potenza max installabile	200 hp FB
Carburante di serie	litri 140
Portata persone	n.14
Motorizzazione prova	150 Honda – elica 19” in alluminio
Costruttore	Highfield Boats

Rilevamenti

Giri	Nodi	Consumi l/h	Trim
650	2,4	1,2	0
1.000	3,8	2,4	0
1.500	5,5	3,9	0
2.000	7 ECO-Mo in	5,7	0
2.500	9,2	9,9	0
2.800	11 limite pianata	11,7 planata	0
3.000	12,5	12,6	0
3.500	17	18	0
4.000	22,4	25,2	0
4.500	27 ECO-Mo fine	32	0
5.000	30,3	46,5 top s/trim	0
5.500	32	51	50%