HONDA BF150D e Idea 80 Sport Deck - L. Pau

Two is better than one!
Avevamo già provato il nuovo motore Honda BF150D in soluzione monomotore. Ora abbiamo effettuato un test con due di questi motori montati a poppa dell’Idea 80 Sport Deck.

• Luciano Pau

Le doti del nuovo fuoribordo Honda BF150D erano già a noi note in quanto messo sotto torchio in un precedente test. In quel caso si trattava di una soluzione mono-motore installata a poppa di uno scafo di 6,50 metri di lunghezza fuoritutto, che fa registrare un peso a vuoto di 1.200 chilogrammi. Abbiamo però avuto nella stessa giornata l’occasione di raddoppiare, ossia di provare il motore in soluzione doppia. La curiosità ovviamente di carpire le differenze di prestazione dello stesso motore, però in questo caso accoppiato sullo specchio di poppa, e su di uno scafo più grande è stata subito soddisfatta. I due fuoribordo BF150D erano montati a poppa di un’Idea 80 Sport Deck, prodotto dal cantiere brindisino Idea Marine; uno scafo di otto metri dal peso di due tonnellate a secco. Si tratta di uno scafo improntato alla vita diurna grazie ad una coperta studiata per ‘prendere il sole’ e per godersi il mare, grazie al prendisole primario a prua, ad un pozzetto servito da un divano fisso disposto a baglio e due panchette retrattili a murata, per ampliare i posti a sedere. Il tutto completato da uno spazio per angolo cottura (opzionale) e lavello sotto la seduta di guida ed alcuni gavoni distribuiti a pagliolo ed a poppa. La postazione di guida è a destra di un unico grande monoblocco, perché a sinistra c’è il portellone scorrevole di accesso all’area notte. Una console dove non manca nulla e dove spiccano i due comandi Drive by Wire forniti con i motori. Completa la descrizione dello scafo l’area interna, sottocoperta, che mette a disposizione un’area living con letto primario a prua incorniciato da due finestrature laterali lunghe ed apribili, un mobile con frigo ad incasso, un secondo letto ai piedi dei gradini, proprio sotto la postazione di pilotaggio, ed infine il locale toilette separato con lavello, rubinetto doccia e WC. Insomma tutto il necessario per trascorrere piacevoli giornate a bordo e, volendo, anche le notti vista l’autonomia di allestimento.
Però in acqua ci si vuole anche divertire, pertanto il risultato prestazionale è tutt’altro che secondario.

Come detto i motori sono gli Honda BF150D, presenti a poppa in nuance Total White, una delle tre disponibili insieme allo Sporty White ed al tradizionale Silver. Si tratta di motori da 2.3 litri della serie Mid Range rivisitata da Honda Marine, quadricilindrici che s’ispirano ai V6 del brand giapponese. Nuovo design per la calandra con griglia di aspirazione riprogettata, meno parti per agevolarne l’apertura e ridurre le possibilità d’ingresso d’acqua ma, ciò che non si vede è, se vogliamo, la parte più interessante. All’interno infatti ora ci sono pistoni nuovi, così come lo sono gli airbox, c’è il sistema BLAST che gestisce la quantità di carburante ed aria da iniettare a seconda delle effettive necessità prestazionali di quel momento, c’è l’ECOmo, una bandiera di Honda perché aiuta a tenere sotto controllo i consumi istantanei entro un determinato range di giri. Su questi nuovi BF150D c’è poi un’elettronica tutta nuova, con nuove mappature che riducono i consumi senza penalizzare le prestazioni, ottimizzando la coppia a bassi regimi di giri. E poi ancora ci sono: il V-TEC e, ciliegina sulla torta, l’iST che, in abbinamento al Drive by Wire rende facile la gestione delle marce, delle accelerazioni e delle manovre, oltre che grintose le accelerate. In ultimo, ma non per importanza, al fine di semplificare la manutenzione si è operato su di un riposizionamento di molti componenti, il che agevola il lavoro dei meccanici e ne abbatte i costi. Sul DF150 Drive by Wire inoltre l’interconnessione tra rete NMEA2000 e Honda CAN facilita l’installazione dei motori, singoli o, come nel nostro caso, in coppia.

In acqua

Fatte le debite presentazioni ora è il momento di entrare in azione e di verificare i risultati! Taccuino alla mano per prima cosa mi accerto dei carichi di bordo e della corretta funzionalità del GPS. Per ciò che concerne i carichi, al momento del test a bordo siamo in 4 persone, cui vanno aggiunti 210 litri di combustibile e 40 litri di acqua. I motori sono stati equipaggiati con eliche 3 pale in acciaio con diametro di 14 ¾ e passo di 19”, un abbinamento che consentirà di toccare i 6.200 giri giocando un po’ con il trim. Le condizioni meteo sono buone. L’aria è un po’ fredda tirata da un vento di tramontana, ma lo specchio acqueo è piatto. I motori come detto sono dotati di iST, un sistema che permette di governare in porto con estrema semplicità. Un paio di rapide manovre e siamo all’imboccatura del porto di Ostia. L’accoppiata di fuoribordo che abbiamo a poppa consente di muoversi ad una velocità minima di 3,2 nodi a 700 giri. L’ECOmo si accende sullo strumento a 2.000 giri quando la velocità è di 7,8 nodi ed i consumi sono pari a 12 litri complessivi/h. Poi faccio salire i giri progressivamente sino ad ottenere l’uscita dall’assetto dislocante e l’ingresso in planata. Siamo a 14,7 nodi e consumiamo 29 litri/h. Continuo a modulare la pressione sui comandi ed a 3.500 giri rilevo una velocità di 22 nodi con consumi globali di 33 litri/h. Una velocità da crociera, comoda e parsimoniosa. Tengo volutamente i trim in assetto neutro per non provocare un innalzamento della prua ed incremento i giri. A 5.000 giri è appena cessato il beneficio dell’ECOmo, che si evidenzia in console con lo spegnimento dell’apposita spia verde. Siamo a 34,2 nodi e consumiamo 70,2 litri/h. Con 500 giri in più incrementiamo la velocità di 4 nodi, passando a 38, ed i consumi superano di poco i 90 litri globali.

Senza l’intervento del trim non si supera la soglia dei 5.500 giri, pertanto faccio intervenire i regolatori di assetto, portandoli progressivamente prima al 50% e poi all’80% della loro corsa. I giri ricominciano a salire fino a toccare vetta 6.200 rpm, cui corrisponde una velocità di 42 nodi e consumi globali di 109 litri/h. E’ il massimo ottenibile con questo abbinamento. Più che la velocità di per se stessa, quanto appena su riportato mette in evidenza proprio l’importanza dell’ECOmo. Navigando infatti ad una velocità ragionevole di 30,5 nodi, che è superiore a quella di crociera, si consumano globalmente 49 litri/h. Come si esula dall’ECOmo, salendo cioè di 500 giri ed incrementando la velocità di 4 nodi, passando a 34,2 invece che 30,5, i consumi s’incrementano di quasi il 50%, arrivando a 70,2 litri/h. E ricordiamo che per economia, ci riferiamo più all’autonomia che non alla spesa, ossia un dato importantissimo da tenere d’occhio quando si prevede di navigare certe distanze o per lunghi periodi di tempo.

Prezzo di listino (I.V.A. esclusa) singolo motore Honda BF 150D colore Total White: € 18.877

Rilevamenti

Condizioni generali di prova

Meteo: lieve tramontana, mare calmo, sole
Carichi: 4 persone, dotazioni di bordo, 210 litri di carburante, 4 litri acqua

• Velocità minima in planata 14,7 nodi
• Velocità di crociera economica 22 nodi
• Velocità di crociera veloce 30,5 nodi
• Velocità massima raggiunta 42 nodi

Produttore

HONDA MOTOR EUROPE Ltd – Italia

Via della Cecchignola, 13
00143 – Roma
Tel. Numero Verde 800-889977
https://www.honda.it/marine
infohai02@honda-eu.com

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Luciano Pau

Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.

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