I grandi Blue Marlin - G.L. Zambernardi

Anche se questi pesci sono migratori e qualche esemplare rimane tutto l’anno, seppur in quantità minime, il periodo migliore in assoluto rimane comunque sempre quello compreso tra la metà di aprile e la fine di Giugno. Andiamo a vedere come si riescono a catturare, tecniche, attrezzature ed esche.

La scelta delle esche

La scelta delle esche è molto delicata perché  occorre andare a individuare le esche che i Blue Marlin stanno mangiando nella zona di caccia in quel periodo. Perciò bisogna usare esche tipo Kona Lures dai colori e dimensioni più o meno simili alle esche che stanno cacciando in zona.

Le attrezzature

Anche la scelta dell’attrezzatura è molto importante perché andremo ad insidiare pesci spettacolari ma allo stesso tempo molto forti ed aggressivi, in grado di effettuare salti fuori dall’acqua impressionanti. Perciò le attrezzature devono essere sempre al top, dalle canne ai mulinelli, agli accessori vari che andremo ad usare nella nostra azione di pesca. Nel mio caso sto usando canne AB1 50 lb Roller Vip e versione con montaggio Acid 20-30 lb con mulinelli Alutecnos. In questo caso ho messo in bobina un multifibra Momoi da 110 LB con 15 metri di leader nella parte finale del 200 LB fino alla girella.

Gli accessori

Gli accessori importanti per questa pesca, ossia quelli che non dovranno mai mancare sono:

• Pinza per grippare i rivetti;
• Rivetti;
• Filo per terminale da mettere sulle nostre esche;
• Girelle con moschettone e girelle normali;
• Kona Lure;
• Ami Circle;
• Forbice;
• Dinamometro per testare le frizioni dei nostri mulinelli;

Le esche

Le esche saranno Kona di tipo testa Rigida o morbida (dipende dal modello dell’artificiale). Nel caso di artificial Black Bard, Bahama Pure, e Canaria Lures, saranno a testa piatta e conica rigida. Nel caso di Pakula o MoldCraft invece, le teste saranno morbide coniche o svasate.

Montaggio delle esche

Io le esche le monto esclusivamente mono-amo, perché secondo me quando entra il Marlin a mangiare un amo é molto più redditizio nell’allamata del pesce. Il secondo amo a volte rende più difficile il tutto proprio perché può ostacolare l’ingoio dell’esca.

La tecnica

La tecnica con cui io insidio questo pesce è la traina d’altura, ad una velocità compresa tra i 6 ed i 9 nodi. In effetti anche questa dipende molto dalla corrente e dal mare, perchè a seconda di queste condizioni l’esca nuota in maniera diversa. Il segreto è che l’esca nuoti nel miglior modo naturale possibile. Le batimetriche in cui troveremo questi pesci, di solito saranno sugli scalini di fondale che vanno dai 500 ai 1000 metri. L’acqua è un’altra cosa fondamentale. Deve essere blu e non verdognola o sporca, perché in quest’ultimo caso la conseguenza è quella di non riuscire ad allamare.

La pesca al picht

Questo tipo di pesca consiste in un’azione molto bella, il picchi. Questo, in termini tecnici, è la pesca con l’esca morta. Spiego come funziona. I nostri teaser o Kona che avremo in acqua come richiamo, andranno ad attirare il nostro Marlin, ma lui nell’attacco non troverà ami e pertanto non resterà allamato. A quel punto, quando avvisteremo il Marlin sull’esca, leveremo nel minor tempo possibile i teaser dall’acqua e lasceremo filare in acqua al loro posto l’esca morta, innescata precedentemente.  Dopo qualche secondo il Marlin tornerà di nuovo a magiare senza indugio l’esca morta. Nel momento in cui il pesce prende in bocca l’esca, inizierà a fare una fuga velocissima. Occorre lasciarlo fare per 10 – 15 secondi. Solo dopo questo tempo bisognerà chiudere la frizione e fare la ferrata. A quel punto, se l’operazione è stata eseguita correttamente il Marlin resterà allamato nella parte laterale della bocca, perché in questo caso peschiamo con ami Circle.

L’importanza del teaser

Il  Teaser è fondamentale perchè su di esso si basa la nostra pesca. Infatti i grandi Ombrelli o Kona Grandi chiamati Teaser faranno da richiamo simulando branchi di pesci in caccia o che scappano velocemente dai predatori.