Totano e calamaro possono a prima vista sembrare la stessa cosa, ma come molti pescatori sanno certo non lo sono.
• Marco Meloni
La differenza tra i due cefalopodi è sicuramente notevole e a parte le caratteristiche visibili a prima vista, il tutto si evidenzia per la resa in pesca. Ogni cefalopode in generale, che si tratti di totano, calamaro, polpo o seppia e vari affini, viene impiegato in maniera diversa a seconda della tecnica. In questa prima analisi prendiamo in considerazione la strisciolina di totano da impiegare nel bolentino
Reperibilità
Il totano che servirà al nostro scopo, possiamo tranquillamente acquistarlo nei negozi di surgelato. Si tratta di un particolare totano Oceanico denominato Patagonia. In pescheria troviamo sia il C4 che il C5. Tali sigle stanno ad indicare la dimensione. La misura giusta è quella che varia dai 15 ai 20 centimetri. Il suo costo varia dai 7 agli 11 euro al chilogrammo. Tale differenza di prezzo è dovuta alle offerte e sconti del momento.
Conservabilità
II totano congelato non ha particolari problemi di conservazione. Consideriamo che con un chilogrammo di calamari pescano comodamente due persone per una mattinata. Come per qualsiasi altra esca congelata una volta scongelata non dovrà essere di nuovo messa in freezer.
Qualità catturanti e metodi di uso
Con il totano possono essere catturati un po’ tutti i tipi di pesci da bolentino, dal piccolo pesce di fondo agli sparidi. E’ gradito anche ai pesci di mezzofondo come boghe, menole ed occhiate. Molta importanza nell’uso di questo cefalopode per preparare poi correttamente le striscioline è il sistema di lavorazione.
Per prima cosa bisogna utilizzare solo la sacca, privata della testa e delle interiora e della pelle esterna. Dopo avere pulito con cura la sacca, appoggiarla su un tagliere e con un batticarne batterla per sfibrarla. Con uno sfilettatore o un cutter, tagliare delle striscioline larghe circa 1 cm. a seconda dell’amo da usare
Innesco
La strisciolina di calamaro viene innescata su ami solitamente a gambo lungo e curvatura rotonda, appuntando l’ esca una o due volte, facendola scorrere in parte sopra la legatura dell’amo.