Forse se si fosse trattato di un Campionato del Mondo di calcio sui quotidiani si sarebbe andati a “tutta pagina”. Lo dice un appassionato di calcio, intendiamoci, e non c’è polemica quando dico che lo sport comprende tutta una serie di discipline che richiedono sforzi e sacrifici quanti, se non maggiori, di quelli richiesti dal calcio e che alla fine non sono neppure remunerati o in misura millesimale.
• Luciano Pau
La pesca è purtroppo uno di questi, ci si prepara, si lavora, si fanno sacrifici, si vince, poi però alla fine pochi hanno modo di venire a conoscenza delle grandi vittorie, in particolari quelle della nostra Nazionale. A fine settembre ad esempio, in Portogallo, si è assegnato un titolo mondiale molto importante, e lo ha vinto un italiano: Marco Volpi, sia con il suo club che a livello individuale. Marco non è “insolito” a questi successi (con questo sono 33 i titoli mondiali personalmente vinti), essendo un grande pescatore, umile e capace. Ma la cosa bella è che tutto quanto questo non basta a togliergli l’entusiasmo e la continua competizione con se stesso e con gli altri come se fosse un pescatore di primo pelo, alla sua prima convocazione in nazionale. A settembre Marco è salito con il suo team ancora una volta sul podio più alto del CAMPIONATO MONDIALE per Club, un titolo che si è aggiudicato per ben nove volte su dieci partecipazioni.
La vittoria è arrivata con un bottino di ben 69 saraghi cui si sono aggiunti altri pesci di fondale che lo hanno portato a classificarsi al primo posto anche nella classifica individuale. Marco a tal proposito ha detto subito dopo la vittoria: “Vorrei ringraziare la mia famiglia, mia madre, i miei compagni di squadra e tutto lo staff Tubertini che non ci fa mancare veramente niente. Quello che voglio per la squadra ottengo e noi gli portiamo sempre a Bazzano il mondiale anche quando è durissima come quest’anno. Vorrei ricordare e sottolineare che questi risultati sono frutto di enormi sacrifici e di una preparazione tecnica e mentale unica, unita al fatto di poter contare su attrezzature da pesca al TOP. Gli altri fanno tanti discorsi su ami, canne, mulinelli, fili, etc e noi vinciamo sempre… un motivo ci sarà, cosa ne dite?” Marco, tra l’altro, pochi giorni fa a Livorno, la sua città, ha anche ricevuto dal Presidente del CONI Giannone l’ambita MEDAGLIA D’ORO AL VALORE ATLETICO. Una giornata condivisa con un’altra soddisfazione immensa, ossia quella di veder premiare nella stessa occasione anche il figlio Nicola, che ormai segue le sue orme anche a livello di nazionale, essendosi aggiudicato a sua volta il CAMPIONATO MONDIALE DA NATANTE A SQUADRE Under 22, premiazione condivisa con l’altro suo compagno di squadra Lorenzo Rosso. Una tradizione che continua… Ma per finire, ricordiamo ancora che grazie alla sequela di titoli vinti quest’anno, anche per il 2019 Marco Volpi si aggiudica l’AMO D’ORO 2019, il massimo riconoscimento per il “miglior agonista della stagione”, un riconoscimento, tanto per dire, che Marco si è aggiudicato 12 volte su 15 edizioni.