L’ASD ElectroWave Fishing Reel Time Project, ha trovato il modo di far vivere il mare e il mondo della pesca anche a persone meno fortunate, ipovedenti e non vedenti. Per loro, per tutti… un’esperienza unica
• Luciano Pau
Ci sono tanti modi di vivere il mare. Per chi ha il dono della vista l’immaginazione è superflua, basta aprire gli occhi e le proprie menti gustandosi ciò che il mondo ci regala. Nel mondo della pesca uguale. I vedenti notano le mangianze a distanza, si portano sul luogo dell’avvistamento, si avvalgono degli strumenti elettronici di bordo, ammirano e si emozionano nel vedere i vettini delle canne cominciare a fremere, a piegarsi per effetto del “pesce in canna”, hanno modo di apprezzare i colori delle prede catturate. Avete mai pensato invece che per alcune categorie, come ad esempio i non vedenti o gli ipovedenti, tutto ciò che per noi è naturale, per loro spesso è solo immaginazione o ricordo? Avete mai provato a chiudere gli occhi e cercare di immaginare cosa accade intorno a voi? Certo, per chi è vedente è più facile immaginare, perché avendo il dono della vista pur chiudendo per un po’ gli occhi la mente “ricorda” in quel momento di “buio temporaneo” ciò che gli occhi hanno già visto. Più o meno la stessa cosa potrebbe accadere per una persona che abbia avuto la sfortuna di perdere la vista nel tempo e che pertanto porta con se dei ricordi. Ma sicuramente per un non vedente o ipovedente dalla nascita, tutto è più complicato. Non ha punti di riferimento, se li deve trovare forzatamente! Ebbene, questo preambolo nasce da un’iniziativa che si è svolta proprio in questi giorni a Ostia, organizzata come sempre dalla ASD ElectroWave Fishing Reel Time Project, già protagonista di eventi pesca dedicati, ad esempio, ai bambini. Questa volta l’idea è nata confrontandosi con il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti ETS APS – Consiglio Regionale del Lazio, il Dottor Giuliano Frittelli. Perché non provare a far vivere anche ai meno fortunati un’emozione diversa, forse mai provata prima, ossia quella di confrontarsi in una mini gara di pesca dalla barca, facendo provare loro l’emozione della vibrazione e della trazione sul filo data dal pesce allamato, sentire il rumore tipico del mulinello che sfriziona per effetto dello strike, toccare un pesce portato a bordo durante la fase di slamatura e rilascio, riconoscerlo dal tipo di pelle (se con squame o senza). L’idea è piaciuta e subito in sinergia ci si è mossi per mettere in piedi questo evento veramente originale. Da un lato il reperimento di non vedenti o ipovedenti interessati a questo tipo di esperienza è risultato molto più facile che non dall’altro l’organizzazione del tutto garantendo la massima sicurezza ai partecipanti.
Così, si è stabilito che a bordo di almeno quattro grandi scafi da pesca messi a disposizione dall’organizzazione, ci fossero, oltre ai comandanti e all’equipaggio, anche accompagnatori esperti procurati direttamente dalla UIC. La cosa meno difficile è stato sicuramente trovare le barche, perché è stata tantissima l’adesione di soci dell’ASD ElectroWave disposti a mettersi a completa disposizione, il tutto in modo solidale e gratuito. Sarebbe stato giusto però fornire ai partecipanti un minimo di istruzione su ciò che, non vedendo, sarebbero stati portati a fare, ma anche lumi sulla tipologia di pesca, descrivendo esche, montature, tipologia di canne da pesca, qualche cosa sulle prede che si sarebbero insidiate. L’elevata sensibilità al tatto di questa categoria di persone fragili, avrebbe fatto il resto. La specialità scelta, la traina, prevede imbarcazioni in movimento e la ricerca continua del pesce che viene adescato con esche artificiali. Dopo un breve incontro conoscitivo mattutino (ore 8,30) presso la sede della ASD ElectroWave nel porto di Roma, ed un briefing per preannunciare il programma della giornata, i pescatori sono stati accompagnati alle loro rispettive imbarcazioni dai loro accompagnatori, fatti salire a bordo e sistemati in modo da non rischiare cadute o scivolate durante gli spostamenti delle imbarcazioni fuori dal porto e fino al luogo di pesca. Poi si è passati alla nozionistica. Su ogni barca, un esperto dell’ASD ElectroWave ha fornito tutte quelle informazioni che sarebbe stato opportuno conoscere, come le differenti tipologie d’innesco, come si pesca nelle varie situazioni, come si tiene correttamente in mano la canna, come gestire il mulinello e come percepire al meglio un’eventuale allamata. A quel punto mancava solo l’ebbrezza di uno strike. Canne in pesca e via alla ricerca di “un’emozione”. E anche queste non sono mancate. Non tantissime, ma sufficienti a far “toccare con mano” cosa sia la pesca, il piacere di sentire il mulinello sbobinare filo, lo stesso filo che va in trazione sotto la spinta del pesce allamato, fino al toccare con mano le prede prima del loro rilascio in acqua. Al rientro a terra l’emozione generale era palese. Sia per chi ha partecipato e, per sua ammissione, ha provato per la prima volta un’emozione di questo tipo, che di chi il vivere tali emozioni l’ha reso possibile, ossia i componenti dell’ASD ElectroWave. Mancava solo un lunch ed un brindisi di commiato, ed anche questo, grazie all’intervento dello sponsor TODIS, è stato possibile. Alla domanda fatta ai partecipanti: “Ti è piaciuto? Lo rifaresti?”, la risposta è stata quasi del tutto unanime: “Assolutamente si!”. Quindi, raccolte queste testimonianze si è pensato che quello che doveva essere un’emozione “unica”, diventerà invece un’emozione “programmata”, che si ripeterà in altre occasioni e nel tempo.
Queste, come si suol dire, “sono le cose che fanno bene al cuore…”
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Luciano Pau
Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.