L’asola dropper, come la stessa denominazione chiaramente indica, è una realizzazione di un’asola utilizzando una sola lenza. Quindi non si tratta di ciò che è definito esattamente come nodo
• Redazione
Il suo utilizzo può essere sia come da definizione ma risulta maggiormente utile apportando un’ulteriore variante.
Una volta realizzata l’asola, con un taglio realizzato a uno solo delle parti che esce fuori dall’avvolgimento, otterremo un bracciolo la cui lunghezza sarà proporzionata all’ampiezza dell’asola che avremo realizzato.
Questo comporterà la semplice ma efficace realizzazione di travi a più braccioli, ovviamente laddove il diametro del filo ne giustifichi la realizzazione.
Travi a più braccioli per l’uso nella pesca con canna o anche a bolentino a mano dalla barca ne giustificano l’uso, ma anche nella pesca a lancio alla ricerca di pesciotti nel sottoriva, risulteranno adeguati all’esigenza. In pratica l’importante è che i braccioli derivati siano di diametro adeguato e il trave stesso non sia sollecitato da piombature che possano causarne la rottura.
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Mimmo Marfè
Giornalista, una vita vissuta in riva al mare. A sette anni le prime esperienze da riva con primordiali cannette in bambù, poi le prime telescopiche in fenolico. In Sardegna a fine anni 70 le prime esperienze dalla spiaggia e le prime catture mirate. La passione abbinata alla continua ricerca porta alla possibilità di poter elaborare modalità di pesca dalla spiaggia in ambito Mediterraneo. Da qui il primo libro “Surf Casting In Mediterraneo” edito come i successivi quattro dalla casa editrice Olimpia. Esperienze condivise sulle pagine del pioneristico Surf Casting Report, poi di Pesca in Mare e per decenni di Pescare Mare. L’approdo all’editoria digitale come naturale evoluzione della comunicazione con la consapevolezza che anche per me c’è sempre possibilità imparare.