Il 21 novembre Sergio Davì lascerà ancora una volta gli ormeggi per una nuova avventura. Oltre al gommone Nuova Jolly Prince 38cc, a fargli compagnia, una coppia di Suzuki DF300B.
• Redazione
Sarà Marina di Arenella, a Palermo, la base di partenza dell’Ocean to Ocean RIB Adventure 2021/2022, la nuova sfida di Sergio Davì.
Al comandante spetterà il compito di percorrere oltre 10.000 miglia nautiche praticamente in solitaria, in tre mesi di navigazione. I Paesi che verranno toccati saranno la Spagna, Capo Verde, Guyana Francese, Trinidad e Tobago, Venezuela, Caraibi, Colombia, Panama, Messico e USA, dove il viaggio si concluderà.
A fornire gli “strumenti” di lavoro saranno ancora una volta il cantiere Nuova Jolly con il RIB di 11 metri, SIMRAD con la strumentazione elettronica e Suzuki con i motori.
A poppa del Nuova Jolly Prince 38cc – ARETUSA svetterà infatti una coppia di Suzuki DF300B, con sistema DualProp, da 4.4 litri e sistema Lean Burn. Motori questi in grado di offrire prestazioni ottimali grazie appunto alla doppia elica, ma anche consumi contenuti, forti dell’impiego della tecnologia Lean Burn. Un dettaglio quest’ultimo da non sottovalutare vista la percorrenza in miglia nautiche da coprire. Il tratto più lungo di tutta l’impresa, ossia l’attraversamento da Capo Verde alla Guyana Francese, misurerà infatti ben 1.800 miglia nautiche, e richiederà 5 giorni di viaggio.
L’autonomia a bordo, seppur consistente (circa 7.000 litri contenuti in parte in una ventina di taniche esterne), sarà garantita anche proprio dai minori consumi dei motori.
Una nuova sfida, oltre che per Sergio Davì, anche per Nuova Jolly e Suzuki, che avranno modo di testare gommone e motori in condizioni ambientali difficili. Proprio il Presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli, vuole vivere parzialmente l’avventura, garantendo la presenza a bordo dell’unità per una tappa. Si tratterà di percorrere 620 miglia in circa 48 ore, da Gibilterra a Lanzarote. Grande disponibilità di collaborazione anche da parte dei concessionari Suzuki Italia e di altre concessionarie nel mondo. C’è chi ha fornito materiali utili, chi un sostegno economico, logistico e tecnico, e chi, ad esempio, le taniche di carburante esterne, come ha fatto la Marine Wizard di Santo Stefano al Mare (IM).
Sergio Davì avrà anche il compito, in virtù di una partnership con l’Istituto Zooprofilattico di Torino e di Palermo, di prelevare campioni delle acque. Lo scopo è quello di rilevare presenze di microplastiche e metalli pesanti per conto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, C.Re.Ta.M e Aten Center dell’Università di Palermo.
Fotograferà e catalogherà tartarughe marine, raccoglierà dati ambientali e coordinate di ritrovamento per conto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta, C.Re.Di.Ma e C.Re.Ta.M.). Davì sarà presente anche ad alcune conferenze stampa organizzate in alcune località toccate dal raid (Gran Canaria, Los Angeles e Palermo).
“Il Canale di Panama” ha detto Sergio Davì “ mi interessa molto perché sono curioso di attraversare un dislivello di 26 metri, attraverso le 3 chiuse. Percorrerò questo canale con un mezzo relativamente piccolo, considerato il passaggio principale di chiatte mercantili. E poi sono molto emozionato di poter dire di aver attraversato entrambi gli oceani nello stesso viaggio! Appena superato il canale mi dirigerò verso un paradiso terrestre, il parco nazionale di Coiba, dove potrò effettuare, dietro autorizzazione, un servizio fotografico e la raccolta delle acque per valutare se l’inquinamento è arrivato fin là. Tornerò sicuramente con una coscienza nuova che mi sarà d’aiuto per proseguire la mia missione di paladino dei mari”.
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