Il ledgering, un sistema che come tanti altri trova le origini nelle acque interne ma che ben si adatta al mare
• Mimmo Marfè
Ciò che racconteremo sono esperienze vissute molteplici volte su banchine portuali, magari inizialmente in modo sconnesso ma che spesso hanno regalato ore ed ore di divertentissima pesca.
Quelle a cui faremo riferimento in questo servizio sono modalità di pesca che hanno in comune l’utilizzo della pastura e del relativo pasturatore. Quest’ultimo ha il compito di creare un punto di attrazione per i pesci per una zona molto circoscritta.
Tipologie di pasturatori per la pesca con il feeder
Nello scegliere il pasturatore dovremo considerare la corrente: con corrente lenta il pasturatore potrà avere una forma cilindrica e il volume sarà discrezionale. Se invece sul fondo avremo correnti veloci il feeder sarà appiattito.
Ecco dunque un ventaglio di tipologie
- chiuso per larve
- a filo passante
- a gabbia aperto
- method
- galleggianti
Pasturatori a filo passante
Esistono diversi tipi di pasturatori a filo passante per la pesca a ledgering. Tra questi i pasturatori a molla hanno una struttura che è una sorta di spirale in ferro su cui incastrare la pastura tra le spire metalliche.
Pasturatori a gabbietta
Questi nel nostro caso, ossia in mare, sono utilizzati per caricarli con sfarinati. Sono costituiti da una gabbietta di forma rettangolare, circolare o quadrata, aperte sia superiormente che inferiormente. Il discorso della velocità delle acque viene applicato anche per questo tipo di pasturatore ed avrà sempre una forma schiacciata per quelle veloci, più squadrata o rotonda per le acque lente.
Method
Esistono poi particolari pasturatori che in pratica sono la combinazione tra un piombo e un pasturatore. Questi sono denominati method. Sono di forma variabile ed hanno una sorta di scheletro che permette il bloccaggio della pastura sopra di essi. Alcuni modelli hanno in dotazione uno stampino che aiuta a compattare la pastura sul method feeder. Importante è trovare la giusta consistenza della pastura che dovrà essere “appiccicosa” al punto di permetterne una corretta tenuta sul pasturatore.
La specialità del ledgering con pasturatore si può annoverare tra le tecniche di pesca più catturanti. La forza di questa tecnica deriva dal fatto di poter avere il nostro amo a pochissima distanza dalla pastura. Nel Method questa caratteristica è amplificata dal fatto che l’esca sarà offerta impastata nella pastura.
Indipendentemente dal pasturatore che sceglieremo, potremo usare diametri non proprio sottilissimi e normalmente uno 0,14 in fluorocarbonio svolgerà adeguatamente il suo compito. Diversa la situazione laddove volessimo tentare con i pasturatori galleggianti: in questo caso utilizzeremo fili più sottili.
Ledgering con pasturatore per bigattini
In questo caso per gli inneschi abbiamo preso in considerazione due opzioni: 1) lo stesso bigattino innescato a ciuffetto in numero di tre. L’amo sarà di dimensioni contenute; intorno al 14/16 saranno le più adeguate.
La seconda modalità utilizzata prevede sempre il bigattino per la pastura, ma quale esca l’arenicola. Fermo restando i diametri, in questo caso la numerazione dell’amo salirà a misure tra il 12 ed il numero 8. La tipologia sarà del tipo nichelato a gambo medio. Risultati eccellenti con qualche discreta orata. Stessa tecnica, ma con innesco di piccoli vermi coreani, interi e non passati sull’ago, per la cattura di spigole.
Tornando al pasturatore, per il suo uso a fondo una delle modalità più usate è quello di montarlo a scorrere sul trave e, per farlo si utilizzano le apposite pipette in plastica o metalliche.
Alcuni particolari montaggi prevedono l’uso del power gum, un elastico ammortizzatore su cui scorre il pasturatore. Si utilizza quando penseremo di poter catturare grossi pesci con finali molto sottili.
Sondaggi del fondo
Trattandosi di una pesca con pasturatore a fondo, la scelta del luogo e dei fondali che lo caratterizzano costituisce una prerogativa essenziale.
Pesca con pasturatore galleggiante
Questa tecnica è una branca recente del ledgering e ruota intorno a un pasturatore galleggiante. In mare funziona benissimo durante la stagione calda e con acque che dovranno essere calme affinché sia consentita la visualizzazione del pasturatore.
Questa tecnica in mare può offrire risultati strabilianti con aguglie, lecce stella e occhiate.
Dettagli sulle attrezzature
La costruzione di un trave per la pesca a ledgering è operazione abbastanza semplice. Andranno bene normalissime montature da pesca a fondo con la differenza che, al posto del piombo, viene applicato il pasturatore o il piombo pasturatore.
Le canne dovranno avere un cimino morbido, saranno di lunghezza variabile, e con un’azione adatta alla pesca a fondo. La punta morbida permetterà di avvertire ogni mangiata.
Il mulinello andrà scelto considerando la capienza, che dovrà essere adeguata alla quantità del filo da imbobinare e alla distanza di lancio. I terminali vanno scelti in base alle prede che cercheremo di insidiare ma con esca sul fondo non scenderemo sotto uno 0,13, con tetto massimo dello 0,18.
Mimmo Marfè
Giornalista, una vita vissuta in riva al mare. A sette anni le prime esperienze da riva con primordiali cannette in bambù, poi le prime telescopiche in fenolico. In Sardegna a fine anni 70 le prime esperienze dalla spiaggia e le prime catture mirate. La passione abbinata alla continua ricerca porta alla possibilità di poter elaborare modalità di pesca dalla spiaggia in ambito Mediterraneo. Da qui il primo libro “Surf Casting In Mediterraneo” edito come i successivi quattro dalla casa editrice Olimpia. Esperienze condivise sulle pagine del pioneristico Surf Casting Report, poi di Pesca in Mare e per decenni di Pescare Mare. L’approdo all’editoria digitale come naturale evoluzione della comunicazione con la consapevolezza che anche per me c’è sempre possibilità imparare.