L’edizione 2020 del Salone Internazionale della pesca sportiva e nautica da diporto è stata macchiata dalla paura per il Coronavirus. Partito in pompa magna, l’evento ha subito una flessione di pubblico nei due giorni principali. Che peccato!
• Luciano Pau
Quando si organizza un evento di questa portata, le paure degli organizzatori sono proprio legate agli accadimenti imprevedibili, che possono complicare le cose se non addirittura ledere ad un evento di tale importanza. E’ un po’ quanto è successo al PescareShow edizione 2020, il Salone Internazionale della pesca sportiva e della nautica da diporto, organizzato per il 21° anno da IEG (Italian Exhibition Group) nelle date del 21-23 febbraio. Ecco, proprio queste date, in particolare quella del 21, giorno dell’inaugurazione, sarà ricordata per aver dato il via ad un week end di paura per il pubblico, che ha fortemente penalizzato l’esito dell’evento fieristico. In serata, a chiusura del primo giorno, alcune aziende sono infatti state costrette a ritirarsi richiamate dalle Case Madri straniere allarmate dalle notizie che si stavano diffondendo riguardanti il Coronavirus. Lo smantellamento improvviso di alcuni stand ha scatenato un “effetto domino” tra gli altri espositori, e la domanda che girava sabato 22, alle 8 di mattina nei padiglioni era: “Che cosa facciamo? Come ci comportiamo?”. Alla fine però la maggior parte delle Aziende espositrici è andata oltre la paura ed è rimasta, mentre il pubblico, copioso il sabato fino all’ora di pranzo, pian piano, complice il tam tam sui Social e le notizie in arrivo di nuovi contagi, ha cominciato a disertare i padiglioni, raggiungendo il clou dell’astensionismo domenica, con visitatori decisamente al disotto di tutte le più pessime aspettative. Peccato, veramente!
Ma la cosa che più mi ha fatto riflettere è che se c’era tutta questa emergenza e preoccupazione da parte delle Autorità e sbandierata dai media, perchè sono state sospese ben quattro partite di calcio in altrettante città del Nord, compresa Verona, e non è stato sospeso questo evento fieristico comunque difficile da gestire vista l’affluenza di pubblico proveniente da tutt’Italia, e senza controlli ad personam ai tornelli? Sospenderla sarebbe stato peggio? Forse si, forse no. Certo che le Aziende che hanno pagato per esporre contando su una notevole affluenza di pubblico nei tre giorni, non sono rimaste troppo contente dei risultati ottenuti a livello di visite complessive…. Eppure tutto era cominciato bene. Noi di Fishing Boat Magazine c’eravamo con il nostro stand situato nella Hall 7, quella quest’anno destinata alle aziende di pesca principali ed alla nautica, quest’ultima in parte sistemata anche nell’attigua Hall 6. Abbiamo sin da subito registrato un calo di presenze per ciò che concerne le aziende espositrici del settore pesca rispetto alla passata edizione, tra cui alcune tra le più importanti, chi per un motivo e chi per un altro.
E questo è un aspetto negativo, che speriamo non si ripeta in futuro. Disertare un evento di così tale importanza da parte del settore della pesca non è simpatico. Non lo è in primis per l’utenza che, comunque, tende a visitare questi eventi nella certezza di poter parlare direttamente con le Case Madri. Non trovarle, dopo aver magari affrontato un bel po’ di chilometri non è mai bella cosa per gli anni a venire. Per contro, nel settore nautico, si è registrato un ampliamento espositivo di marchi e prodotti. Speriamo, a questo punto, che il PescareShow non diventi un’ennesimo Salone della Nautica e basta. C’è un anno di tempo per l’Organizzazione per riportare, o perlomeno per cercare di farlo, nei binari dell’equilibrio l’evento. E’ stata proprio la pesca con i suoi brand titolati e la grossa affluenza di pubblico negli anni passati a fare da calamita per il settore nautico, e non il contrario. Sbilanciare i pesi potrebbe anche significare un calo d’interesse per il Salone da parte dei visitatori, e di conseguenza, un disinteresse da parte delle Aziende nautiche a partecipare. E’ vero che qui la nautica è di settore e che espone battelli ed imbarcazioni studiate per la pesca nel 97% dei casi, ma sono convinto che, e qui chiudo, si debba tornare ad un Salone che ingloba tutto e non o questo, o quello. E’ bene non sottovalutare questo aspetto. Abbiamo detto un bel po’ di nautica in più.
A cominciare da Honda Marine che per la prima volta ha partecipato all’evento, e lo ha fatto in pompa magna con un mega stand, in cui ha esposto motori (tra cui anche il BF250 in livrea bianca) ma anche gommoni ed imbarcazioni, tra cui la Interceptor 222 della Ranieri International che sarà usata da Antonello Salvi per la sua attività piscatoria. Allo stand Honda Marine anche un nuovo marchio di gommoni, studiati per la pesca e per la subacquea. Si tratta di FIT Marine che ha esposto un Wide 520 da pesca (l’imprinting è quello del Joker Boat Wide 520) ed uno in veste diving. Presenza per la prima volta in forma diretta anche per Master Gommoni, gli anni scorsi ospite di altre aziende (in primis Shimano, quest’anno assente). La Master Gommoni ha approfittato dell’occasione per esporre i quattro modelli della sua serie Fishing, confermando di credere fortemente in questo progetto che ha lanciato per la prima volta tre anni fa. Allora fu il 699 Fishing a presenziare in solitaria al PescareShow e quest’anno sempre il 699 Fishing, ma in versione ri-stilizzata, era uno dei modelli esposti, insieme alla modernizzazione quanto a look dell’ammiraglia 775 Fishing, al 540 Fishing visto l’anno scorso proprio qui per la prima volta e, anteprima assoluta, il nuovo 630 Fishing, che è andato a colmare un gap di misure che c’era prima tra il modello 540 ed il modello 699.
Tra la cantieristica presente anche la Sea Game, con uno stand proprio e con alcuni modelli esposti presso altri stand di brand partner, la Antonio Ranieri con una R25 attrezzata per la pesca e corredata di canne da pesca AB1 Tackle, il marchio 100% italiano specializzato in tecnologia e customizzazione, assente quest’anno per una concomitanza di eventi, Tuccoli con i due modelli T250, di cui la versione VM di Marco Volpi esposta allo stand Suzuki e la versione Capraia nel proprio stand alla Hall 6, il cantiere piacentino Manara Marine con la 550 Pilothouse e con la 21 Pilothouse, e la Nautica Ceccherini con alcuni scafi studiati per la Laguna Veneta, come il Maestrale 19. Anteprima anche per la Bass Boat PIRANHAS CRAFT ALUV ONE. Suzuki Italia, dal canto suo, quest’anno ha scelto di non esporre motori sui cavalletti, o meglio, di esporli (tra cui il nuovo DF300B) direttamente montati sulle imbarcazioni e sui gommoni dei Suzuki Fishing Team, presenti in massa sia per ciò che concerne gli scafi che i testimonial, una novità che ha permesso ai visitatori di venire a contatto con i propri beniamini per un selfie, ma anche per rubare loro un consiglio o condividere un’esperienza di pesca. Allo stand Suzuki anche il nuovo stabilizzatore Quick per scafi piccoli, l’MC2 Quick Gyro X3. Tanti i gommoni esposti ovunque, quale nuovo fenomeno di “mezzo per la pesca”. Oltre ai predetti Master e FIT erano esposti presso lo stand Mercury anche i Nuova Jolly 700 DeepSeaFish e Sea Fish ed il Lomac 600 Club, l’inedito Ranieri International Cayman 21 Sport Fishing, così come i Capelli Tempest (750, 700 e 625 Fishing) presso lo stand Yamaha grazie ai concessionari di zona Maresport Team e Nautica Shark, al Joker Boat Coaster 650 Barracuda, il nuovo RIB da pesca di Gabriele Giannella. Altro brand di gommoni presente, e specializzatosi nella pesca, Focchi, con alcuni dei modelli che prendono regolarmente parte alle principali gare di pesca sportiva che si svolgono lungo le nostre coste, tra cui il 730 Fishing. Totale la presenza dei brand di elettronica, quali KD Italy con i suoi prodotti Humminbird (Helix e Solix), Raymarine (serie Elements e Axiom), Navico (Hook Reveal e HDS), Garmin (GPSMAP Plus e ECHOMAP UHD) e Furuno. Per la motoristica, oltre alle predette Honda Marine, Suzuki, e Mercury, anche Evinrude con i nuovi G2 E-TEC, Yamaha con l’XTO 425 ed i motori elettrici Minn Kota, MotorGuide by Brunswick, Ghost by Navico e Force by Garmin.Tra le aziende di pesca invece molto interesse, come sempre hanno destato marchi quali Daiwa, Black Magic Tackle, Penn, Abu Garcia, St. Croix, Trabucco, Rapture, Normic, Dometic per la refrigerazione, FishUs lures, Molix, Revolution Fishing Equipment, Sunrise, BorderLine oltre alle precitate canne da pesca luxury della AB1 TACKLE. Il 21° PescareShow finisce qui, appuntamento alla prossima edizione…