L’utilizzo dei ROV un tempo era destinato ad usi esclusivamente professionali, mentre oggi, il mercato offre prodotti precisi ed accessibili.
• Fabio Storelli
Da qualche anno a questa parte l’evoluzione dei prodotti detti “consumer” ha raggiunto livelli davvero interessanti. Tanto che alcuni prodotti, una volta irraggiungibili a molti, oggi possono essere acquistati e utilizzati con grande facilità anche dal cliente finale non specializzato.
Parlo dei R.O.V. comunemente chiamati “droni subacquei”, veri e propri piccoli robot che possono navigare nelle profondità per farci scoprire i segreti del profondo blu.
I ROV fino a qualche anno fa erano destinati prettamente ad un uso professionale. Oggi invece, grazie anche alla grande evoluzione elettronica, questi concentrati di ingegneria sono finalmente pilotabili da tutti, anche dai neofiti. Si tratta infatti di ROV dalle dimensioni contenute, dal design accattivante e da una manovrabilità e facilità di utilizzo disarmante. Tanto è vero che anche un bambino, dopo alcuni minuti di prove, lo saprebbe pilotare.
In questi anni mi sono trovato a pilotare diversi ROV. Sono partito dall’ormai famoso Gladius Mini di casa Chasing per arrivare al fratello maggiore M2 dotato addirittura di braccio robotico. Sono infine approdato al Fifish V6 della Qysea con cui mi sono divertito a lanciarlo letteralmente nel mezzo delle mangianze per scoprire cosa succedeva dall’interno.
Questi tre prodotti sono caratterizzati dall’estrema facilità di utilizzo, da un design davvero accattivante e, soprattutto, dalla loro compattezza. Ciò li rende facili da trasportare per essere sempre pronti ad ogni esperienza.
Utilizzare uno di questi droni è davvero facile e intuitivo. Basta collegare il telecomando al cavo di connessione, l’altro capo al drone, accenderlo e cominciare a divertirsi. Sono strumenti che possono raggiungere realmente 100 metri di profondità con risultati incredibili in termini di performance e visibilità. Tutti, infatti, possono registrare video fino a 4K e sono dotati di un impianto luci a led. Ciò consente d’illuminare perfettamente il fondale in profondità o gli anfratti più bui per scovare, riprendere o fotografare relitti e pesci che vivono all’interno.
Una delle caratteristiche che ho potuto apprezzare maggiormente è la navigazione laterale (presente nell’M2 e nel Fifish V6). Ciò permette di seguire un target in ogni suo movimento. Mi è capitato di seguire pesci che si muovevano velocemente senza perderli mai dalla visuale della videocamera anche grazie ai comandi sempre precisi ed affidabili.
Grazie ai ROV ho potuto scoprire i fondali della mia zona e tutti gli spot di pesca fino a 100 metri. Ed oggi, per me queste aree non hanno più segreti.
Infine non solo divertimento ma anche utilità. I ROV infatti, grazie alla loro facilità di utilizzo, permettono di essere velocemente Impiegati anche in caso di emergenza. Sono stati usati infatti, con grandi risultati, durante diverse operazioni di ricerca e soccorso.
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Fabio Storelli
Grande appassionato di pesca dalla barca, in tutte le sue varianti, fin dalla tenera età. Negli anni si è fatto rapire dall’interesse anche verso l’elettronica di bordo, come ecoscandagli, motori elettrici e gli irrinunciabili ROV subacquei, che Fabio utilizza per scoprire i segreti di vecchi e nuovi spot di pesca. Dal 2017 è CEO di TLM Nautica, il noleggio barche in Liguria, a Santa Margherita Ligure, con cui riesce a far divertire i pescatori di tutto il mondo a bordo delle barche disponibili a noleggio, super attrezzate per la pesca.
Per ulteriori contatti: www.tlmnautica.it