Uno dei risultati più difficili da ottenere quando si naviga è un corretto assetto. Per cercare di ottenerlo a volte si spostano carichi, ospiti a bordo, o si adottano sistemi che spesso si manifestano palliativi. Con Seakeeper Ride, però si volta pagina!
• Luciano Pau
Quante volte è successo di salire a bordo di uno scafo in qualità di ospiti e sentirsi chiedere di spostarsi di qui o di lì della coperta per compensare i carichi. O a volte d’imbarcare sulla propria imbarcazione cose la cui utilità era unicamente quella di migliorare l’assetto dello scafo grazie al loro peso. Che si tratti di un progetto di scafo non perfettamente riuscito, o che si tratti di una situazione momentaneamente creatasi, come un improvviso eccesso di carico, o condizioni del mare che cambiano, sta di fatto che navigare “fuori assetto” è scomodo, e spesso bagnato! Oltretutto va anche considerato che navigare male, può significare consumare di più. C’è poi da mettere in conto anche l’esperienza del pilota. Chi ha anni di esperienza sulle spalle sa gestire queste situazioni, un meno esperto, o addirittura un neofita no. Ed ecco allora che la tecnologia viene incontro al diportista, mettendolo in condizione di navigare bene, e di “togliere le castagne dal fuoco” ai meno esperti. Una di queste aziende, impegnate da anni in questo compito è la Seakeeper Inc., società americana che ha puntato sul “trovare soluzioni” alla stabilità in barca ed ora anche alla regolazione corretta dell’assetto. Seakeeper è importato e distribuito in Italia in esclusiva da Indemar S.p.A. di Busalla (Ge). Oltre ai noti sistemi antirollio giroscopici, uno dei prodotti che ha fatto la sua recente comparsa sul mercato nautico è il sistema Seakeeper Ride. È un vero e proprio correttore di assetto automatico, che prende spunto dalla tecnologia aerospaziale, ed in grado di gestire e correggere tutti i possibili difetti o problemi di navigazione. Il sistema VACS, acronimo di Vessel Attitude Control System, può ridurre del 70% i fenomeni di rollio e beccheggio, il che vuol dire cambiare il proprio modo di navigare. Ma come funziona questo sistema ed in cosa consiste praticamente. Visivamente sono delle piccole ali o lame, che si montano sullo specchio di poppa, al disotto della linea di galleggiamento. Al loro interno racchiudono delle lame che roteano a velocità molto elevate (fino a 300 mm al secondo). Attraverso software ed hardware sofisticati, viene monitorato costantemente il comportamento in acqua dello scafo sui tre assi e corretto secondo le necessità. Come si attivano, sollevano lo specchio di poppa e prendono il controllo del beccheggio, del rollio e dell’imbardata, regalando una navigazione tranquilla, sicura, ed anche facile, visto che tutto ciò avviene in modo totalmente automatico. Non essendo le onde costanti e prevedibili, e creandosi a velocità quantificabili in millisecondi, il sistema Seakeeper Ride prevede ciò che sta per avvenire attraverso oltre 1.000 misurazioni, e circa 100 regolazioni al secondo delle pale rotanti brevettate, per contrastare queste rapide e continue variazioni. Ad esempio, lo scafo su cui è installato è soggetto al beccheggio o delfinamento? Bene, in questo caso il fastidioso comportamento viene eliminato preventivamente, senza che chi sta a bordo riesca a percepirlo.
Con il sistema di Auto Trim, il grado d’inclinazione viene regolato automaticamente a qualsiasi velocità. Stessa cosa accade se lo scafo tende a rollare per via della stellatura di carena, del vento al traverso o, nel caso di imbarcazioni da pesca, quando si è tutti in pozzetto a pescare, o quando si deve recuperare una preda sottobordo. Seakeeper Ride percepisce il principio d’inclinamento, ed interviene in modo efficace. Ma le capacità d’intervento del sistema riservano ancora altre sorprese. Ad esempio durante le virate, una situazione che potrebbe mettere in difficoltà piloti meno esperti ed equipaggio, soprattutto se effettuate a velocità sostenute. Il Seakeeper Ride regola l’angolo di sbandamento regalando comfort e sicurezza a chi sta a bordo, ed evita di togliere potenza ai motori. Oppure ancora nella fase d’ingresso in planata, quando l’intervento delle ali rotanti abbrevia i tempi di accelerazione e di raggiungimento dell’assetto ottimale. Il Seakeeper Ride si può montare su quasi tutte le imbarcazioni in modo abbastanza rapido, sia nuove che già naviganti, e grazie ad un ambiente sigillato in cui opera il sistema di trasmissione, asciutto e lubrificato senza venire a contatto con la salsedine, è estremamente affidabile e longevo. Il sistema è disponibile in diverse soluzioni e misure, a seconda della tipologia di scafo su cui andrà installato. La versione 450 (che corrisponde ad una larghezza di 45 centimetri) è adatta ad imbarcazioni fino a quasi 8 metri. La versione più grande, 525 (corrispondente a 52,5 centimetri) è indicata per scafi fino a poco più di nove metri, mentre la versione 600 (da 60 centimetri di larghezza) va installata su scafi la cui lunghezza arriva sino a poco più di dieci metri. Il top al momento disponibile è la versione 750, per scafi di 11-13 metri in soluzione da due o quattro controller per sistema. Il kit d’installazione comprende: un modulo software, un modulo di distribuzione, un’interfaccia utente ed una possibile tastiera. Il modulo software è il vero e proprio cuore pulsante del sistema, ossia quello che gestisce tutte le situazioni. Include il sistema brevettato Seakeeper ed il sensore di movimento. Il modulo di distribuzione fornisce energia e connette l’hardware con il software. Considerate che il consumo medio di energia delle quattro versioni è pari a circa 7-8 Ampere/ora ad una velocità di crociera, che diventa di 14/16 Ampere sulla versione 750 a quattro controller. L’interfaccia utente invece deve essere installata obbligatoriamente solo sui modelli compatibili a marchio Garmin, Raymarine, Simrad, Navico, Lowrance, B&G e Furuno. Chi non dispone di un sistema compatibile, o vuole aggiungere un accessorio gestibile manualmente può acquistare la tastiera.
Per l’installazione è sufficiente rivolgersi ad un installatore certificato, reperibile sull’apposita pagina dedicata del sito Indemar (https://www.indemar.com/seakeeper-ride).
Alla domanda: “È un sistema che richiede molta manutenzione?”. La risposta è: “Assolutamente no”, in quanto deve seguire più o meno gli stessi standard di cura cui vengono sottoposti altri componenti nautici. Lavorando in acque salate ad esempio i controller andranno sciacquati con acqua dolce ogni volta che si usano o che si ala l’imbarcazione. Gli zinchi montati a prevenzione della corrosione andranno controllati ed eventualmente sostituiti come si fa per quelli, ad esempio, dei motori fuoribordo, ed in caso di attecchimento di vegetazione marina, causa lo stazionamento in acqua dell’imbarcazione, si potrà usare sapone delicato ed una spazzola o direttamente l’idropulitrice per rimuovere il tutto. A meno che non si opti per l’uso dell’antivegetativa, soprattutto se si prevede una sosta in acqua dell’imbarcazione per più di due settimane di seguito.
Il sistema beneficia di una garanzia di due anni.
Indemar S.p.A.
Importatrice e distributrice in Italia di Seakeeper
Via Guido Rossa, 42
16012 – Busalla (GE)
Tel. +39 010 9641927
www.indemar.com
info@indemar.com
#seakeeperride#seakeeper #indemar #regolatoreassetto#rollio #beccheggio #planata #automatico #automaticsystem
Luciano Pau
Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.