Parlare già di autunno è un po’ esagerato ma, osservando gli ultimi anni, possiamo constatare che proprio nel periodo di fine estate si sono avuti dei fenomeni meteorologici consistenti che in qualche modo hanno segnato la fine della stagione specie dal punto di vista della stabilità barica.
• Mimmo Marfè
Surf casting classico, termine che ci riporta un poco ai mari dove fu individuata la nascita della tipologia di pesca. Acque britanniche spesso osannate ma che in realtà offrono molto meno di quanto si riesce a racimolare nel nostro piccolo Mediterraneo.
Forse l’anello di congiunzione tra il loro e il nostro surf casting è la spigola anche se poi i periodi di maggiore attività sono diversi e ciò probabilmente è dovuto al fatto che le loro acque anche in estate risultano abbastanza fresche se comparate alle nostre. Dicevamo un surf casting fatto in parte di spigole ma poi di tanti pesci piatti poi dai loro merluzzi, da squaletti e anche se la cosa farà storcere il naso a tanti, da grosse aguglie e sgombri quando la pesca avviene sollevando le esche dal fondo.
Anche le esche differiscono, anche se poi l’uso dei vermi è abbastanza diffuso, così come del granchio e della sardina o altre polpe grasse. Acque e pesci che richiedono maggiori doti attrattive visto la torbidità sempre abbastanza accentuata. Poi è fuori discussione il merito da parte dei surf caster britannici di aver introdotto tecniche di lancio del tutto innovative, di aver formato la richiesta perché fossero progettate e costruite canne da pesca molto performanti ma ciò che prima li distingueva in modo marcato, oggi è molto più globalizzato.
Pesci piatti
Nel nostro Mediterraneo c’è presenza di pesci piatti ma la loro cattura è nella maggior parte dei casi abbastanza fortuita. A personale memoria agli stessi non è mai stato dedicato molto spazio per cui ritengo utili dei piccoli approfondimenti.
La sogliola sebbene presente, è raro che abbocchi alle nostre lenze.
Anche la pesca del rombo è spesso casuale anche se non sono da escludere esemplari di grossa taglia. La bocca è grande ed è munita di piccoli denti affilati. Il rombo si comporta sia da grufolatore che da predatore specie negli esemplari di grossa taglia.
La lunghezza media è di una quarantina di centimetri ma può raggiungere anche un metro. Uno degli elementi che può favorire la sua abboccata è la presenza di vistosi attrattori oltre che la scelta della sardina quale esca.
I raiformi sono i più diffusi Foto 10. Sono pesci dal corpo depresso, con le pinne pettorali unite al tronco in una singolare struttura che prende il nome di disco.
Con oltre metà delle specie di lunghezza superiore al mezzo metro le razze sono tra i pesci di maggiori dimensione. La coda varia di lunghezza anche tra individui della stessa specie e gli studiosi preferiscono esprimere le dimensioni in larghezza. Alcune posseggono un pungiglione sulla punta della coda che può creare davvero danni notevoli se colpiti, altre non sono per niente commestibili, anche se non tossiche, e sarebbe buona cosa liberarle con cura dell’amo e rimetterle in acqua.
La passera presente nelle acque britanniche insieme agli altri pesci piatti, nelle nostre acque è presente nelle acque prospicienti le lagune dell’alto Adriatico. Questa, come un poco tutti gli altri pesci piatti, è invogliata all’abboccata da vistosi attrattori posti nei pressi dell’esca e da esche che emanino anche una traccia odorosa.
Il periodo offre ancora un poco di tutto il catturabile e limitandoci al lancio a fondo delle nostre esche naturali c’è davvero solo da scegliere. Nel periodo è ancora gettonatissima, e a ragione, la pesca all’orata mentre si avvicina il momento delle grosse mormore di inizio autunno.
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Mimmo Marfè
Giornalista, una vita vissuta in riva al mare. A sette anni le prime esperienze da riva con primordiali cannette in bambù, poi le prime telescopiche in fenolico. In Sardegna a fine anni 70 le prime esperienze dalla spiaggia e le prime catture mirate. La passione abbinata alla continua ricerca porta alla possibilità di poter elaborare modalità di pesca dalla spiaggia in ambito Mediterraneo. Da qui il primo libro “Surf Casting In Mediterraneo” edito come i successivi quattro dalla casa editrice Olimpia. Esperienze condivise sulle pagine del pioneristico Surf Casting Report, poi di Pesca in Mare e per decenni di Pescare Mare. L’approdo all’editoria digitale come naturale evoluzione della comunicazione con la consapevolezza che anche per me c’è sempre possibilità imparare.