La prima produzione di motori V6 da parte di Suzuki avvenne nel 1985, cioè 35 anni or sono. I modelli che diedero il “la” a tale produzione esacilindrica erano il DT150 ed il DT200, quest’ultimo due anni dopo premiato da NMMA quale prodotto più innovativo nella versione Exante.
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Da allora è stata un’escalation di modelli nuovi e tecnologicamente sempre più avanzati, V6 4Tempi che inizialmente si basarono solo su di un unico gruppo termico da 3.614 cc (versioni da 200, 225 e 250 cavalli, quest’ultimo vincitore del premio IMTEC Innovation a Miami), poi affiancati in gamma dal DF300 che presentava una cilindrata più grande, da 4 litri, anch’esso premiato con l’IBEX 2006 Innovation. Lo stesso premio venne riconfermato cinque anni dopo per il modello DF300AP, caratterizzato dal Selective Rotation System che rivoluzionava il mondo dei piedi controrotanti. Ora bastava un unico piede che, grazie ad uno switch, gestiva la rotazione destrorsa o sinistrorsa dell’elica e la tecnologia Drive by Wire, ossia senza cablaggi per accelerazione e marce, comandi ora basati sull’elettronica. Arriviamo così al 2017, quando viene lanciato sul mercato il DF350A, il motore V6 più grande mai prodotto da Suzuki, anch’esso insignito da NMMA per l’innovazione visto che adotta il piede Dual Prop, con doppia elica controrotante. Sulla base di questo modello nel 2018 arriva un fuoribordo da 325 cavalli (non lanciato in Italia però) e, nel 2019, il DF300B, che annovera la maggior parte delle caratteristiche della punta di diamante DF350A, con qualche cavallo in meno. Per questi motori ci si avvale anche di tecnologie nuove per Suzuki, come ad esempio il sistema ad iniezione del carburante a doppio iniettore, che incrementa la potenza del 3%.
Per tutti i V6, oltre alla tecnologia interna, la possibilità di scegliere tra la colorazione Nebular Black o quella Cool White per customizzare il proprio “modo di navigare”, oltre a calandre stilizzate ed ora dotate di prese d’aria ed in alcuni casi di sistema di separazione dell’acqua nebulizzata e silenziatore per una navigazione fluida e senza rumori.
Per gli amanti del tradizionale, o per chi vuole risparmiare qualche cosa, non va dimenticata la presenza in gamma sei cilindri Suzuki dei motori cosiddetti “meccanici”, come i DF200, 225 e 250 con gruppo termico da 3.614 cc. Peculiarità comuni a quasi tutti i V6 Suzuki sono: il disassamento dell’albero motore rispetto a quello di trasmissione, per un miglior bilanciamento sullo scafo e molteplici vantaggi in navigazione, una catena di distribuzione a bagno d’olio ed autotensionante al posto della cinghia tradizionale, il sistema di rilevamento dell’acqua, il Lean Burn per abbattere i consumi grazie ad una combustione magra, in grado di garantire il risparmio di anche il 14% su quanto consumato su di un tradizionale motore di pari potenza, e su alcuni modelli tecnologicamente avanzati, anche il VVT, il variatore di alzata delle valvole. Possibilità inoltre di adozione del Troll Mode, per chi pesca, un alleato che aiuta ad andare a traina senza affaticare il motore. Insomma, l’offerta è tanta, non trovare la soluzione giusta per le proprie esigenze è praticamente impossibile!