Nuova tecnologia per il Cayman 38.0
Una coppia di nuovi fuoribordo Suzuki DF350AMD equipaggiavano il R.I.B. Cayman 38.0 Executive Trofeo durante il meeting Suzuki a Baveno. Tanta potenza e comfort di guida…
• Luciano Pau
Al Salone Nautico di Genova a settembre 2022 Suzuki ha presentato i nuovi fuoribordo di gamma alta che vanno a sostituire quelli attualmente a listino. Si tratta del DF350AMD e del fratello minore DF300BMD. Due motori che nascono da una base meccanica unica implementando la tecnologia, un must che Suzuki persegue da tempo seguendo la sua filosofia #The Ultimate Outboard Motor, una tecnologia che punta sempre di più verso un minore inquinamento ambientale senza penalizzare le prestazioni, anzi, migliorandole per quanto possibile. Nel caso dei nuovi DF350AMD e DF300BMD i motori si arricchiscono di soluzioni elettroniche, nel caso specifico una timoneria elettroidraulica integrata e di un nuovo piede. I benefit sono tanto per cominciare estetici, perché la timoneria elettroidraulica integrata Steer by Wire evita il passaggio a vista di tubazioni e dello stesso pistone tipico delle timonerie idrauliche, garantendo anche più pulizia sullo specchio di poppa e aree limitrofe. In pratica poi questa timoneria elettroidraulica fornisce una risposta più immediata e precisa, anche grazie all’SPC (Suzuki Precision Control) che si avvale della tecnologia Drive by Wire, ossia senza cavi. La timoneria Steer by Wire inoltre può essere abbinata ad un Joystick opzionale con cui controllare direzione e velocità, e molto comodo da impiegare in fase di ormeggio in porto. La presenza di attuatori interni separati, nel caso della pluri-motorizzazione consente di gestire sia singolarmente che tutti insieme i fuoribordo.
Per quanto concerne il nuovo piede invece, il suo restyling ha consentito di ridurre il profilo di circa il 4%, che si traduce tra l’altro, in un benefit d’incremento velocità di circa il 2%, e in consumi inferiori. Internamente inoltre, la scatola del piede è in grado ora di ricevere anche minor quantitativo di olio, passando dagli originari 3,2 litri agli attuali 2,8 litri. Tolte queste due sostanziali modifiche e migliorie, i motori mantengono quelle peculiarità già presenti sulle versioni precedenti. La cilindrata non varia per entrambi i modelli rispetto a quella siglate A e B, così come l’architettura dei motori. Si tratta di esacilindrici con disposizione dei cilindri a V di 55°, una cilindrata di 4.4. litri, quattro valvole per cilindro (totale 24), gestite da un bi-albero a camme DOHC ed un rapporto di compressione molto elevato (12,0:1). La distribuzione prevede anche il V.V.T. (Variable Valve Timing) per gestire i tempi di alzata delle valvole in modo ottenere una coppia già a bassi regimi di giri, per accelerazioni ed ingressi in planata abbreviati anche se con scafi dal “peso importante”. Sempre sotto calandra resta invariato il Suzuki Dual Lover System, ossia il sistema di aspirazione doppio, così come i pistoni le cui teste sono bombardate da pallini metallici al fine di dar vita a depressioni che migliorano la combustione, o i doppi iniettori, più piccoli rispetto al normale, ma in grado, proprio per la loro duplicità, di iniettare con maggior precisione il carburante nelle camere di combustione. Presente anche il disassamento albero motore con albero di trasmissione, la catena di distribuzione a bagno d’olio senza manutenzione, il Lean Burn che regola il rapporto stechiometrico facendo risparmiare sino ad un 14% di carburante, sensore di battito, segnalatore di acqua nel serbatoio e, ovviamente la doppia elica controrotante Suzuki Dual Prop. Con questo ormai collaudato sistema i motori sono in grado di scaricare tutta la potenza erogata e mantenere una direzionalità impressionante, notabile in particolare con una soluzione mono-motore. Ovviamente tutte queste tecnologie vanno “testate” in acqua, nel loro ambiente, ed è per questa motivazione che Suzuki Italia ha indetto un meeting sul Lago Maggiore, a Baveno per la precisione, ridente cittadina piemontese. Tra le soluzioni proposte in acqua, ho pensato di sottoporre a test quella bi-motorizzata con una coppia di DF350AMD. Si tratta di un R.I.B. Cayman 38.0 Executive Torneo del cantiere Ranieri International. E’ un R.I.B. che misura quasi 12 metri di lunghezza fuoritutto, natante come misura di omologazione, ma che fa registrare un peso a secco (senza motori) di 3,5 tonnellate. Il test tra l’altro è interessante perché la soluzione scelta, ossia i due fuoribordo da 350 cavalli ognuno, rappresentano una potenza inferiore rispetto alla massima applicabile, che ammonta a complessivi 1.200 cavalli. Volete sapere com’è andata? Bene, allora continuate a leggere fino in fondo questo mio report.
In acqua
Come spesso avviene in queste giornate di meeting, è difficile provare un mezzo con poche persone a bordo. Però anche questo alla fine ha il suo perchè, nel senso che si ha modo di verificare le prestazioni anche in condizioni gravose di carico. Nel caso specifico il Cayman 38.0 Executive Trofeo può trasportare sino a 24 persone e noi, in effetti, a bordo siamo meno della metà (11) seppur tanti. Il battello tra l’altro è equipaggiato con tutto quanto era possibile installare, compreso l’Hard Top, ossia optional “di peso”. In compenso guadagniamo nel carico di carburante, che è di soli 280 litri al momento della prova invece dei 750 di capacità totale. Abbiamo condizioni meteo ottimali, con sole, assenza di vento e superficie acquea piatta. Lasciamo la banchina fruendo subito della presenza del Joystick, con il quale uscire o rientrare dall’ormeggio diventa veramente semplice. Quasi non viene voglia di toccare le manette elettroniche! La rapidità di trasferimento del movimento dato al Joystick ai motori è pari a zero, quindi reattività totale. Cominciamo il test dall’ingresso in planata: voglio sentire il rombo dei motori! 3 – 2 – 1 e giù la manetta (abbiamo attivato il controllo di entrambi i motori su di una sola leva per praticità). Stacco il parziale del cronometro a 7”, tanto è il tempo per planare, poi lo ri-stoppo quando il Gps in console indica la velocità di 30 nodi. Sono trascorsi esattamente 16”. A questo punto trovo il punto di break per la planata, ossia quando il battello comincia a sedersi. Un dato che, in questo caso, equivale a 3.000 giri e ad una velocità di 14 nodi. A questo punto passiamo al test di routine, partendo dal regime di giri più basso (600 rpm) fino a raggiungere il top senza impiego di trim prima e poi intervenendo sul trim. Riporto solo i risultati più rilevanti, ma in calce troverete la tabella completa, di 500 giri in 500 giri. Il primo dato che riporto è quello rilevato a 3.500, andatura di crociera comoda, con una velocità di 20,5 nodi consumando complessivamente 84 litri/ora. Bastano però 500 giri in più per ottenere un incremento di 4,6 nodi che corrispondono però solo a 7 litri/ora in più di consumo carburante. E’ questa la velocità che reputo “di crociera”, comoda e risparmiosa. A 5.000 rpm la velocità è pari a 35,8 nodi ed i consumi salgono in modo importante (147 litri/ora totali), e con 500 giri in più (5.500 rpm) la velocità diventa top senza uso di trim. A questo punto intervengo sui regolatori di assetto e si raggiungono prima i 44 nodi a 6.000 rpm e successivamente i 45 nodi a 6.100 rpm. I consumi superano a questo regime soglia 210 litri/ora totali. Si tratta ovviamente di velocità che si sentono poco a bordo, smorzate dalla stazza del battello, che mantiene sempre una rilevante aderenza dei tubolari a poppa conferendo una stabilità a qualsiasi andatura, mentre la prua, ben sollevata, mette in risalto i pattini idrosostentatori che percorrono le linee d’acqua in tutta la loro estensione. Mentre sono a bordo prendo contatto anche con lo strumento Furuno NAVpilot-300 con funzionalità FishHunter Drive presente in console. Un sistema di interazione con l’elettronica SPC Suzuki che permette di pilotare il battello attraverso funzioni pre-impostate sullo strumento. Tra queste funzioni ce ne sono alcune specifiche ed interessanti oltre che per il diporto anche per la pesca, come il Point Lock per il posizionamento dinamico, una sorta di ancoraggio elettronico, ma anche la SABIKI Lock, che mantiene perfettamente in rotta lo scafo interagendo con accelerazione e timone. Oppure lo Speed Control, che gestisce la velocità indipendentemente dalle condizioni del mare. E’ interessante vedere come quasi 5 tonnellate di scafo attrezzato rispondano a perfezione all’impostazione di una manovra su di un piccolo display…
Lo scafo di prova
Come anzidetto si tratta di un R.I.B. che misura per l’esattezza 11,70 metri fuoritutto ma 9,98 metri di omologazione, pertanto è natante, con una larghezza esterna ai tubolari di 3,80 metri. I tubolari hanno diametro di 65 centimetri e dispongono di 8 valvole di gonfiaggio per altrettanti comparti separati tra loro. Nel caso del modello di prova, l’Executive Trofeo, il colore del tubolare è personalizzabile, così come quello della coperta e della carena. Il battello, omologato in categoria B, propone un ampio prendisole prodiero ricavato direttamente sulla tuga, ed un secondo prendisole (modulabile però) a poppa, nell’area altrimenti attrezzabile come dinette con area soggiorno, pranzo o appunto solarium a seconda di come si impieghi il tavolo sollevabile da pagliolo con comando elettrico. La console è ampia ed offre diverse soluzioni di allestimento, arricchita da un ampio parabrezza protettivo e, nel nostro caso, da un Hard Top in VTR con struttura in acciaio nera. Nel ponte inferiore è disponibile una cabina per complessivi 4 posti letto, suddivisi due sul letto prodiero, e due nel letto verso poppa, sotto la postazione di pilotaggio. Il locale toilette è separato ed attrezzato di doccia, carabottino in teak, lavello in ceramica, mobili in rovere chiaro, specchio e WC marino.
Motore Suzuki DF350AMD Caratteristiche tecniche
Tecnologia | 4T |
Architettura | 6 cilindri a V 55° DOHC + 24 valvole con VVT |
Cilindrata | 4.390 cc |
Alesaggio per corsa | 98 x 97 |
Regime di rotazione | 5700 – 6300 rpm |
Potenza fiscale | 34 cv |
Alimentazione | Multipoint elettronica sequenziale |
Rapporto di compressione | 2,29: 1 |
Rapporto di riduzione | 12,0: 1 |
Alternatore | 54 A |
Peso | Kg. 352 |
Prezzo di listino (I.V.A. esclusa)
€ 38.400 in colore Super Cool White o Nebular Black
Importatore e distributore esclusivo per l’Italia:
SUZUKI ITALIA S.p.A.
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 – Robassomero (TO)
Tel. Numero Verde 800-452625
www.marine.suzuki.it
Caratteristiche tecniche
Ranieri International CAYMAN 38.0 Executive Trofeo
Categoria di progettazione CE | B |
Lunghezza f.t.: | m. 11,70 |
Lunghezza omologazione | m. 9,98 |
Larghezza f.t | m. 3,80 |
Compartimenti stagni | n. 8 |
Diametro tubolari | 0,65 m |
Peso senza motori | kg. 3.500 circa |
Potenza max installabile | 1.200 hp FB 2/3 motori |
Carburante di serie | litri 750 |
Portata persone | n. 24 |
Motorizzazione prova: | 2 x 350 hp DF350AMD Suzuki Elica 3 pale in acciaio da 24” |
MOTONAUTICA FRATELLI RANIERI S.R.L.
Loc. Caldarello
88068 Soverato (CZ)
Tel. 0967 25839
Mail: info@ranieri-international.com
www.ranieriinternational.com
Rilevamenti
Giri | Nodi | Consumi totali |
600 | 2,5 | 3,6 |
1.000 | 4,8 | 8,8 |
1.500 | 7,3 | 16,5 |
2.000 | 9 | 24,8 |
2.500 | 9,6 | 42,5 |
3.000 | 14 | 56 minimo planata |
3.500 | 20,5 | 84 |
4.000 | 24,6 | 97 |
4.500 | 30,3 | 115 trim 0% |
5.000 | 35,8 | 147 trim 0% |
5.500 | 40,7 | 185 trim 0% |
6.000 | 44 | 211 trim 40% |
6.100 | 45 | 212 trim 45% |
Condizioni generali di prova
Meteo: sole ed assenza di vento
Carichi: 11 persone, dotazioni di bordo, 280 litri di carburante
- Velocità minima in planata 14 nodi
- Velocità di crociera economica 24,6 nodi
- Velocità di crociera veloce 35,8 nodi
- Velocità massima raggiunta 45 nodi
#motori #outboard #Suzuki #fuoribordo #LeanBurn #ecologia #ambiente #CleanOceanProject #lavalacqua #SuzukiPrecisionControl #RanieriInternational #SteerbyDrive #DrivebyWire #SuzukiDualProp #Gommoni #RIBS
Luciano Pau
Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.