La transizione ecologica è uno dei punti fondamentali su cui si basa la filosofia Suzuki. Un piano quinquennale per tutelare l’ambiente
• Redazione
Suzuki è ormai scesa da almeno 10 anni in campo per tutelare l’ambiente, soprattutto a favore delle future generazioni, e lo ha fatto in tutti gli ambiti, non solo nell’elettrificazione di veicoli e prodotti. Ha infatti creato strutture, ha dato vita ad iniziative, ha coinvolto la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, ha riorganizzato la propria sede.
Questo Piano Ambientale ha un nome “Suzuki Enviromental Vision 2020”, che è stato presentato dal presidente di Suzuki Motor Corp. Toshihiro Suzuki a febbraio del 2021. Si tratta di un piano quinquennale che è già in essere da aprile 2021 e si concluderà a marzo del 2026, cui è stato dato il nome di “Sho-Sho-Kei-Tan-Bi”, che altro non sono che l’abbreviazione di 5 parole giapponesi il cui significato è: più compatto, di meno, più leggero, più contenuto, più ordinato.
In questo piano quinquennale Suzuki ha voluto mettere in primo piano i suoi clienti e l’abbattimento delle emissioni di CO2 che si manifestano durante l’uso dei mezzi e durante i cicli produttivi. Così si è iniziato a dar vita ad una nuova generazione di modelli dal basso impatto ambientale, ma rispettando i tempi dell’utenza nell’abituarsi ad un futuro “elettrificato”.
“Consideriamo i cinque anni di questo piano come un periodo in cui creare le basi per sviluppare le nostre tecnologie di elettrificazione in vista del 2030 – ha dichiarato Toshihiro Suzuki – e promuoveremo in modo proattivo vari sviluppi tecnologici per raggiungere questo obiettivo”. E’ previsto anche un cambiamento organizzativo e industriale, e a tale proposito, sempre Toshihiro Suzuki ha detto: ““Questa nuova struttura ci permetterà di entrare in sintonia con la vita delle persone, fornendo loro nuove soluzioni per il trasporto urbano e personale. Il tutto, partendo dalla nostra ampia gamma di automobili, motociclette e fuoribordo. Il nostro obiettivo è quello di superare il semplice concetto di automobile o motocicletta, offrendo nuove soluzioni a tutte le forme di mobilità. Per fare questo occorre avere una visione olistica di quelle che saranno le necessità delle persone, concentrando le forze sullo sviluppo dei prodotti, dei servizi e delle infrastrutture che i nostri mezzi richiederanno”.
Intanto Suzuki Italia è partner della mostra MareMoto 4.0 di Alessandro Zannier, una mostra temporanea curata da Virginia Monteverde in collaborazione con ARTantide Gallery per il Movimento Arte Etica e con il CNR, istituto di Ingegneria del mare di Genova. Una mostra che ha inaugurato il 23 luglio ed aperta sino al 3 settembre 2022 presso il Galata Museo del Mare. Oltre alle opere pittoriche, le installazioni digitali con suoni, luci e colori di Zannier, che prendono spunto proprio dai danni ambientali nei nostri mari e negli oceani, c’è anche uno spazio dedicato a #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector), premiato con l’Innovation Award al Salone Nautico di Genova 2021. Un sistema, ricordiamo, di filtraggio delle microplastiche direttamente inserito all’interno dei motori fuoribordo.
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