Se durante la navigazione, o durante alcuni test prima di lasciare gli ormeggi per l’inizio della stagione dovesse emergere che la pompa di sentina non funziona correttamente o non funziona più del tutto, la stessa va sostituita, o si può fare un tentativo di ripristino? Vediamo quali potrebbero essere le cause del cattivo o totale non funzionamento e l’eventuale da farsi.
• Luciano Pau
Trattandosi di un apparato indispensabile a bordo, in quanto a lei viene demandato il compito di tenere appunto “la sentina” asciutta, è altrettanto indispensabile che funzioni correttamente. In caso d’imbarco d’acqua per una falla in carena, o per il cedimento di uno dei punti nevralgici d’ingresso d’acqua, come ombrinali, prese a mare, scarichi dell’ancora e via discorrendo, la pompa di sentina può essere determinante, sia per la sicurezza dell’equipaggio che per il salvataggio dell’imbarcazione e relativo rientro a terra. Partendo dal presupposto che a bordo, in sentina, l’acqua può essere presente solo in minima quantità, magari quale prodotto di condensa, o portata a bordo durante le risalite dall’acqua post-bagno, la stessa va prontamente evacuata onde evitare che il ristagno per lungo tempo possa produrre macerazione di alcuni componenti con cui viene a contatto, osmosi o maleodorare. Le pompe di sentina elettriche si dividono in due principali categorie: autoadescanti o ad immersione. Queste ultime normalmente funzionano immerse in sentina e, quando rilevano presenza d’acqua, si attivano automaticamente. Hanno il problema che non riescono ad aspirare totalmente il liquido, in quanto la girante è leggermente sollevata dal fondo e devono perennemente lavorare a contatto con l’acqua per raffreddarsi. Le prime invece, possono essere posizionate in punti sollevati (in un gavone ad esempio), quindi sono lievemente più protette, ma hanno a volte una portata inferiore a quelle ad immersione. Possono essere attivate all’occorrenza agendo su pulsanti installati direttamente in console di guida, ad esempio sul quadro comandi. Entrambe, quando entrano in funzione, aspirano acqua che viene evacuata attraverso un’apposita tubazione fuoribordo. Vediamo come intervenire per una manutenzione della pompa di sentina in caso di necessità.
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E’ palese che se c’è la possibilità è opportuno smontarla e lavorare a terra, o meglio, su di un piano d’appoggio che permetta non solo di verificare i singoli pezzi, ma anche di evitare che gli stessi cadano in acqua. Per prima cosa quindi occorre staccare i fili elettrici che ne consentono il funzionamento e smontarla svitando i bulloni che la fissano all’imbarcazione.
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Ora bisogna aprirla. Usando un cacciavite (solitamente a taglio) si provvederà, come per la pompa di sentina in foto, a svitare il coperchio inferiore che nel caso specifico, è in ottone. Attenzione alle viti. Ecco perchè è importante poter contare su di un piano di appoggio sicuro, meglio ancora sarebbe usare uno straccio su cui poggiarsi.
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Tolte le viti, e di conseguenza il coperchio, verranno alla luce: la girante o ventolina e la guarnizione di tenuta. Osservando con attenzione le foto si evincono piccoli segni di usura sotto al coperchio. La guarnizione ha la funzione di preservare l’involontario ingresso o fuoriuscita di acqua da parti che non siano i bocchettoni di aspirazione e scarico predisposti.
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A proposito di girante. Si tratta di un componente molto spesso di gomma semi-rigida (in alternativa alcune pompe di sentina hanno girante in bronzo o teflon) saldamente fissato ad un nottolino centrale in ottone. E’ in pratica la stessa tipologia di girante che troviamo nei motori fuoribordo, il cui scopo è pompare l’acqua. Nel caso dei motori l’acqua viene spinta forzatamente nel circuito di raffreddamento, nella pompa di sentina viene aspirata ed inviata alla tubazione di scarico. La gomma a lungo andare può deteriorarsi, anche perchè può venire a contatto con residui di carburante presenti in sentina, o con sporcizia, e le alette della girante rompersi o comunque piegarsi ed interrompere il regolare flusso dell’acqua. A volte si possono evincere, a pompa aperta, residui di sale o di sabbia, come nel caso dei granelli visibili nella foto in dettaglio.
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Usando un cacciavite per far dolcemente leva (forzare potrebbe rovinare una girante ancora in buono stato), si va ad estrarre la ventolina dalla sua sede. Se lo sforzo da fare per estrarla è superiore a quanto preventivato evitate di forzare, bensì spruzzate un po’ di disossidante ed attendete qualche minuto che il liquido faccia il suo effetto. Tolta la girante si potrà così controllare attentamente anche il nottolino centrale e, nel caso, è opportuno pulirlo a fondo prima di rimontare la girante vecchia o una nuova.
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Se le palette, come per la girante in foto, saranno piegate al punto di non garantire più un corretto funzionamento della pompa, la soluzione giusta sarà sostituire la girante, facilmente reperibile nei negozi specializzati o su internet.
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Prima di rimontare il tutto, sarà bene approfittare per pulire le aree visibili ed aperte con uno straccio pulito ed imbevuto d’acqua dolce, assicurandosi che non vi siano residui di sabbia o salsedine nei punti più reconditi. A tale scopo può tornare molto utile l’uso di un compressore o, nel caso di indisponibilità di tale apparato, di una semplice bomboletta di aria compressa, reperibile presso negozi di ricambi auto, ma anche negozi di computer in quanto utilizzata per “soffiare” sulle tastiere e rimuovere la polvere.
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E’ ora di rimontare la pompa, inserendo a mano la nuova girante. Per farla entrare bene nella sua sede è opportuno non spingere sulle alette onde evitare di danneggiarle, preferendo la pressione sul nottolino centrale in ottone. Un controllo a questo punto alla guarnizione è dovuto anche se, il mio consiglio, visto il costo esiguo, è di sostituirla a priori. Va infine pulito anche il coperchio, usando sempre uno straccio inumidito, provvedendo poi ad asciugarlo bene e posizionandolo al suo posto, facendo collimare i fori. Le viti andranno serrate con forza ma progressione, fermandosi qualora si dovesse avvertire un po’ di resistenza eccessiva. Rovinare la filettatura delle viti potrebbe essere causa di una non corretta chiusura del coperchio con inevitabili successivi trafilamenti.
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Infine la pompa di sentina va rimontata nella sua sede provvedendo anche a ricollegare le tubazioni di carico e scarico (se autoadescante) facendo uso di apposite fascette, o di solo scarico nel caso di pompa di sentina ad immersione.
Materiale necessario per l’intervento:
- 1 cacciavite, a taglio o a croce (a seconda della pompa di sentina)
- 1 pinza
- 1 una guarnizione di ricambio
- 1 girante sostitutiva
- 1 una bomboletta di aria compressa o un compressore
- 1 bomboletta di sbloccante o disossidante
Tempo occorrente: 10-20 minuti per le operazioni di smontaggio della pompa di sentina dall’imbarcazione e sua relativa apertura, sostituzione della girante e chiusura – 10 minuti per la verifica delle guarnizioni dei raccordi e rimontaggio della pompa a bordo
Difficoltà: bassa